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Categorie: Cultura News

Biagio Antonacci, cinquanta candeline e una carriera da festeggiare

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Daniela Smarrella

Più giovanile che mai Biagio Antonacci festeggia i 50 anni di età e ben 25 anni di carriera musicale. Chi ha assistito all’ultimo tour di Biagio comprende perché “giovanile”: L’ultimo successo discografico da due dischi di platino, “Sapessi dire no”, non solo ha venduto più di 120mila copie ma ha ottenuto il tutto esaurito in quasi tutte le date. Abbiamo visto un Biagio rinnovato, o meglio quello dei primi anni di carriera, un Biagio in chiave rock. Per chi si era abituato a sentire canzoni romantiche e dalle melodie delicate è stata una grossa sorpresa sentire nuovamente il rock dei primi pezzi, tra i quali spicca “Potere”, pezzo estratto da “Il Mucchio” del 1996.

Ma prima di “Sapessi dire no” ci sono 25 anni di carriera e tantissimi altri successi del cantautore milanese. Biagio Antonacci ha iniziato infatti nel 1988, ottenendo il suo primo contratto discografico che lo porta a partecipare al Festival di Sanremo con il brano “Voglio vivere in un attimo”. L’anno successivo realizza il suo primo album “Sono cose che capitano”. Il disco contiene il brano “Fiore”, che non lo fa passare inosservato.

Due anni dopo, nel 1991, pubblica il disco “Adagio Biagio” ma il primo grande successo arriva solo un anno più tardi con il singolo “Liberatemi”, il quale dà il nome al disco e gira l’estate con il Festivalbar. L’album in questione ha visto la partecipazione di grandi nomi come quello di Lucio Dalla ed Eros Ramazzotti, il quale è autore di “Almeno non tradirmi tu”. Un vero e proprio trampolino di lancio per il cantautore, che vende più di 15omila copie.

La musica non è però la sua unica passione: quando non sale sul palco, il nostro Biagio scende in campo con la Nazionale Cantanti, capitanata dal padre della sua futura compagna Marianna, Gianni Morandi. Grazie alla sua partecipazione in Nazionale, Antonacci si avvicina ad importanti manifestazioni benefiche.

Nel 1993 si presenta al Festival di Sanremo con la canzone “Non so più a chi credere” ma il disco successivo esce solo nel 1994 con il semplice nome di “Biagio Antonacci”. Il disco arriverà a vendere oltre 300 mila copie, ottendendo maggiore successo con i brani “Non è mai stato subito” e “Se io se lei” che ne confermano la grande sensibilità.

Nell’autunno del 1996 esce “Il mucchio“, disco in cui Biagio Antonacci figura non solo come autore e interprete, ma anche come produttore. L’album contiene il brano “Happy family”, scritto a quattro mani con Luca Carboni. Questo è un disco dalle sonorità rock, particolare per chi si era abituato al suo romanticismo.

Nel 1998 arriva un altro grande successo che porta anche al Festivalbar: “Mi fai stare bene” che dà il nome anche all’album. Ve lo ricordate il capellone riccio che cantava “shabadà? Indimenticabile nella versione live di “Mi fai stare bene”. Ma il successo più conosciuto, oggi come allora, è il brano “Iris (tra le tue poesie)”, che vende più di un milione di copie. Il tour che segue consegue lo stesso grande riconoscimento, immortalato nel video ufficiale “Live in Palermo”.

Nel 2000 esce il singolo inedito “Le cose che hai amato di più”, la canzone dedicata a sua madre e che vede quest’ultima anche protagonista del videoclip. Per il testo di questa canzone, Biagio vince il Premio Lunezia l’anno succssivo. Vicina nel tempo è la pubblicazione di “Tra le mie canzoni”, una sorta di raccolta dei brani più conosciuti.

Nel giorno del suo compleanno esce il disco “9/NOV/2001”
, anticipato dal singolo “Ritorno ad amare”. Il disco esprime non solo bellezza e amore, ma anche la grande difficoltà a manifestare ed analizzare i sentimenti.
Nel marzo 2004 nasce il suo progetto a puntate, costituito in particolare da due dischi:”Convivendo parte 1″, preceduto dal singolo “Non ci facciamo compagnia”.La seconda parte, “Convivendo parte2” esce all’inizio del 2005. Nell’estate del 2003 “Convivendo parte 1” viene premiato al Festivalbar come miglior album dell’anno. Facile intuire che il tour che ne segue registra quasi sempre il “tutto esaurito”.

Il Biagio dei primi anni si inizia a far sentire già nel 2007, quando esce l’album “Vicky Love”, in cui il ritmo aggressivo del pop e del rock affianca il tipico romanticismo di Biagio. Un successo tira l’altro: nel 2008, esce “Il cielo ha una porta sola”, album che contiene quattro inediti e tutti i suoi più grandi successi reinterpretati in nuove registrazioni riarrangiate. Bisogna aspettare due anni per “Inaspettata”, nuovo album del 2010, che contiene un duetto con la star internazionale Leona Lewis, e un altro registrato assieme ai Club Dogo, e che piace anche agli amanti di musica hip hop. Anche quest’album ottiene il multiplatino. Ultimo ma non meno importante, anzi, piò considerarsi l’evento più importante per il cantante milanese: un evento organizzato dalla Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, in collaborazione con Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e La Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma. Il concerto al Colosseo.

Il resto lo conoscete già
. Ma non conoscete ancora quello che Biagio ha in serbo per i fan che saranno presenti ai suoi prossimi concerti, in programma a Bari e a Milano per maggio 2014.

Pensare che solo tre anni fa posava nudo per Vanity Fair. Voi gli date 50 anni?

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Daniela Smarrella