Che barba, che noia: tutti uguali, stesso stile, stessa acconciatura, colore, taglio di capelli e sopracciglia, giacca e cravatta, sguardo ammaliante, ma soprattutto barba, tanta, perfetta, incolta, scura, con riflessi ramati o color oro, su sculture marmoree di divina fisicità. Non importa come sia, quanto valga, quanto lunga. Barba. Barba e relativi negozi specializzati. Barba, ora sì, ora più di tutti.
Alcuni hanno deciso di seguire questo stile, di gran tendenza soprattutto nell’annata 2012/2013, ma, moltissimi sono invece gli altri che hanno sempre amato il fascino intramontabile dell’unico accessorio che a tutti piace: la barba. Come il conduttore di Pechino Express, Costantino della Gherardesca, forse anche per nascondere un viso un po’ paffuto, il popolare personaggio Tv non è mai stato avvistato senza barba. O come dimenticare Marco Bocci?
Alessandro Gassman, Alessio Boni, Francesco Renga, Hugh Jackman: tutti esempi di “belli e impossibili” e, da oggi, anche “barbuti”. Il fascino dell’uomo rude, sensuale, accattivante e sfuggente colpisce e non poco sui cuori – e ormoni – delle donne.
Per Gassman e Raoul Bova il termine più adatto sarebbe “barba on/off“, ad intermittenza – il fascino rimane, sia con che senza.
“Re matto” non solo nella sua canzone ma anche nel modo di vestirsi e prendersi cura di sé e del suo look, sicuramente al 1° posto arriva Marco Mengoni: se c’è una tendenza nell’aria l’afferra al volo. Così come Francesco Renga: la barba su questi uomini delinea ancora di più carattere, fascino, decisione.
Il pelo c’è, e si vede.
Barbetta “sale e pepe” per Kim Rossi Stuart e Alessio Boni: uno stile un po’ più lontano, vago, d’altro mondo.
Robert Pattinson, Hugh Jackman: sbarbatelli mai, sempre e solo folta peluria sfumata e multicromatica, lunga per George Clooney, pizzetto per Brad Pitt, corta e raffinata per Ryan Gosling.
Ecco i tipi di barba più famosi e la loro interpretazione secondo l’esperto e scrittore Dr. Allan Peterkin:
La barba folta
La barba di un uomo maturo. “Penso che molti la associno a una barba da accademico. Hanno anche delle connotazioni religiose (basti pensare a Mosé e Gesù). È un po’ old-fashioned ma sono in molti i giovani che la portano oggi.
Il pizzetto a punta
Un uomo bloccato nel passato. Andava di moda negli anni ’90. Era un gesto dimostrativo allora. Alcuni uomini ancora lo portano ma se tuo padre o il tuo dentista la portano forse è ora di cambiarla.
Barba corta
Baffi
Un uomo un po’ presuntuoso. Storicamente è sempre stato il più chiacchierato dei tipi di barba. Negli anni ’70, ha preso una connotazione sessuale, c’era il baffo da scambista, da attore porno e quello gay/bisex. Recentemente ha perso un po’ questa connotazione. Credo che i giovani che portano i baffi siano abbastanza sicuri da sé da non interessarsi al giudizio altrui.
A manubrio
Un uomo piacevole e affascinante. Viene in mente un barbiere, un gentiluomo di altri tempi… un uomo un po’ vecchio stampo che beve tè sul portico.
È la barba l’accessorio irrinunciabile della moda di quest’anno, agli uomini non resta che regolarsi e regolarla bene.