Un punto. Questo è ciò che il Milan è riuscito a raccogliere in casa nel match contro il Genoa. 4 punti dalla zona retrocessione, con una partita in più, 11 in meno dei cugini nerazzurri (sempre con un match giocato in più).
Balotelli, fuori forma e in grande difficoltà, è l’emblema di un Milan che non ingrana, non va, non funziona per tanti fattori: rottura a livello societario, frattura tra la presidenza e l’allenatore, calciomercato senza grandi acquisti.
E alle parole, in parte, sono seguiti i fatti: la squadra è stata assediata da circa 400 tifosi in protesta. Balotelli ha cercato il confronto con gli ultras, ma la società ha preso un’altra decisione, mandando in mezzo ai sostenitori rossoneri due simboli storici del Milan Kakà e Abbiati. I due sono andati tra i ragazzi della Curva Sud e hanno tenuto qualche minuto di confronto: il Brasiliano ha chiesto fiducia e ha promesso impegno da parte di tutti.
Lo stesso ha fatto il portiere italiano, con parole che hanno stemperato un po’ gli animi, davvero infuocati. La contestazione, almeno per il momento, è terminata, ma si prevedono giorni e settimane di fuoco.
Infatti, la dirigenza sembra determinata a tenere Allegri fino alla fine della stagione, per poi ripartire da capo, cercando nuovi volti a livello dirigenziale, tecnico e anche in mezzo al campo.
I supporters, però, si aspettano risposte concrete da subito e sembrano non aver intenzione di aspettare fino a Maggio.