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Italia-Russia, c’è l’intesa: “Firmati 28 accordi”

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Davide Permunian

Una trentina di accordi commerciali, ma anche un confronto politico su questioni di rilevanza internazionale e in generale un deciso riavvicinamento dopo tre anni all’insegna della freddezza reciproca. È quanto emerge dal summit Letta-Putin tenutosi ieri in una Trieste blindata. Italia e Russia rilanciano la collaborazione in campo economico e gettano un ponte interessante anche per le future relazioni tra Mosca e l’Ue.

Il prossimo semestre, infatti, sarà proprio il nostro Paese a guidare l’Europa. Un’Europa che non ha fatto certo salti di gioia per il mancato accordo commerciale dell’Ucraina, a causa dell’intervento\ della stessa Russia. Ma in politica, si sa, occorre guardare avanti. Dopo l’incontro con il Papa a Roma e la cena con il presidente Napolitano, Putin è stato accolto a Trieste da una manifestazione per i diritti omosessuali organizzata dall’ex deputata Vladimir Luxuria. La stretta di mano a Letta e le foto di rito, poi i colloqui, a cui hanno preso parte anche le rispettive delegazioni di ministri.

“Abbiamo firmato 28 accordi, segno del successo di questo vertice e di un’ottima cooperazione che si realizzerà in campo economico e sociale” ha commentato il premier italiano durante la conferenza stampa congiunta. “L’Italia ha un drammatico bisogno di crescere, di creare posti di lavoro. C’è una ripresa da agganciare e in questo senso il rapporto con la Russia può dare posti di lavoro in settori per noi strategici.”

Ogni anno il nostro Paese importa da Mosca grandi quantitativi di gas e petrolio. Logico, quindi, che Letta abbia chiesto a Putin prezzi equi e garanzie sulle forniture. Ma gli accordi siglati non interessano solo il campo energetico. I due Stati hanno raggiunto intese importanti anche in ambito finanziario e industriale, con l’obiettivo di favorire gli investimenti. Fino a oggi, infatti, l’Italia ha investito molto in Russia, ma la Russia non ha fatto altrettanto.

Letta ha proseguito ribadendo la contrarietà a un intervento militare in Siria: “La priorità è smaltire le armi chimiche e affrontare il dramma umanitario delle popolazioni civili.” Poi ha espresso preoccupazione per l’instabilità dell’area mediterranea e la speranza che si apra “una stagione nuova di relazioni tra Iran e comunità internazionale.” Infine, la posizione sull’Afghanistan: “Serve un’uscita pilotata che non lasci situazioni traumatiche e ingestibili.”

“L’Italia è il nostro quarto partner commerciale” ha dichiarato al termine dei lavori Putin, che ha spiegato come l’interscambio potrebbe presto arrivare a superare i 50 miliardi di dollari. Smentite invece le voci di una possibile concessione del passaporto russo a Berlusconi. “Pure fantasie” ha chiarito il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. Lo scorso gennaio era stato l’attore francese Gerard Depardieu a ottenere da Mosca la cittadinanza, per sottrarsi al nuovo regime di tassazione previsto per i super ricchi.

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Davide Permunian