“Non è vero che bisogna necessariamente bere 2 litri d’acqua al giorno, che lo zucchero rendi davvero iperattivi i bambini, che non si possa ‘disintossicare’ il corpo e l’organismo e che la vitamina E aiuti contro la vecchiaia”: New Scientist sfata i miti più comuni e le più famose convinzioni.
Unghie con segni bianchi? “Allora è mancanza di ferro”. In realtà non è così.
Le macchie bianche nulla hanno a che fare con la mancanza di calcio «che si manifesta, invece, con una fragilità delle unghie», dice Antonella Tosti, ordinario di clinica dermatologica a Bologna.
I segni bianchi sono invece il risultato di piccole lesioni che si creano in seguito a colpi accidentali.
Bere 2 litri d’acqua al giorno? Sì, questo va bene, ma non propriamente corretto.
I cibi che mangiamo, soprattutto la frutta, contengono molta acqua, così come quella nelle bevande; non servirà, dunque, bere esattamente 2 litri d’acqua al giorno, perché molta la assumiamo già durante la giornata.
No zucchero ai bambini, diventano iperattivi.
Disintossicare l’organismo è impossibile.
Certo, se hai una fogna al posto dell’intestino. Ma si può, normalmente si può.
Come? Mangiando molta, moltissima frutta. Con il passare del tempo, nella storia, partendo dall’uomo primitivo per arrivare ad oggi, il nostro organismo e le nostre abitudini alimentari sono cambiate di gran lunga e ora, dopo diete sbagliate e ritmi inadatti, il nostro corpo si “è rovinato”. La frutta e la verdura, invece, hanno delle capacità “risananti e purificatrici”.
Vitamina E miracolosa per la pelle giovane.
Si invecchia, che lo si voglia o no. A meno di botox, interventi e tirate qua e là. La vitamina E non ha tutta questa importanza nella “conservazione della pelle liscia, perfetta e giovane”. Sicuramente aiuta ad inibire l’invecchiamento delle cellule, ma non è il miracolo di Lourdes e neanche il nuovo segreto di Fatima per l’eterna giovinezza.
Insomma, non tutto ciò che i nonni, le riviste e i giornali, la Tv e il “sentito dire” ci tramandano e comunicano da una vita è vero. Basta solo informarsi meglio e non credere più “alla cicogna, ai miracoli della medicina o delle erbe naturali, delle pozioni magiche con filtri d’amore, alle fate e ai folletti”.
Insomma, più scientificità e meno favole.