È Matteo Renzi il nuovo segretario del Partito Democratico. Con il 67,8% dei consensi, lontanissimo dai suoi avversari, Gianni Cuperlo al 18% e Giuseppe Civati al 14,3%.
I due candidati sconfitti hanno espresso i migliori auspici per il lavoro del gruppo dirigente: “Abbiamo un grande partito. Vorrei che abbia anche coraggio: con questo gruppo dirigente possiamo farle le elezioni e possiamo anche vincerle. E già la prossima settimana possiamo fare una nuova legge elettorale” ha sottolineato Civati.
Cuperlo invece ha sottolineato l’importanza di questa campagna che ha messo al centro la riscoperta dei valori della sinistra e che “non si esaurisce e sarà un contributo costante al quale cercherò di dedicare le mie energie”.
Anche Romano Prodi si era espresso sul senso di questo momento elettorale: “Le primarie sono il momento dello scontro democratico, quello che io raccomando è che sia il vincitore sia quelli che perderanno abbiano l’obiettivo di fare una squadra, diretta da chi ha vinto, ma con gli equilibri e le mediazioni che rendono forte un partito politico”. E ha poi aggiunto: “Se il Pd si dimostra non rissoso e unito, con un programma comune studiato, discusso e approfondito non può che vincere; altrimenti non può che perdere”.
Come la vittoria di Renzi, era annunciata anche la telefonata che il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi avrebbe fatto, secondo indiscrezioni, al neo segretario del Pd per complimentarsi della vittoria alle primarie.
Matteo Renzi ha stravinto al nord ed ha strappato grandi numeri anche al sud, vincendo soprattutto una sfida: quella dell’affluenza.