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Categorie: Lifestyle News Salute

Nuove speranze per i malati di diabete

Published by
Alessia Aleo

I malati di diabete sono schiavi della misurazione della glicemia. Infatti, l’iperglicemia deve essere monitorata di continuo attraverso le fastidiose punture sul dito. Si calcola che in Italia oggi questa patologia influenzi la vita del 9,2% della popolazione, infatti, 4 milioni di persone hanno il diabete di tipo 2, più grave, e 2,6 milioni di individui hanno difficoltà a mantenere le glicemie nella norma, una condizione che nella maggior parte dei casi prelude allo sviluppo del diabete di tipo 2. Si parla quindi del 4,3% della cittadinanza italiana.

Gli studiosi hanno brevettato una novità meno invasiva della puntura per la misurazione dei valori sanguigni per chi soffre di questa patologia.

L’Almanacco della Scienza del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) informa che ha brevettato un dispositivo per misurare la percentuale di glucosio senza entrare in contatto diretto con il sangue, simile ad una speciale “penna”, in collaborazione con i sapienti ricercatori degli atenei di Pisa e Firenze.

La corretta dose di insulina da somministrare, relativa all’indice della complessità del disturbo, non è mai stata così facile e comoda da calcolare. Nel congegno “Glucopen”, risultato dei grandi sviluppi della screening tecnologico, sopratutto nel campo delle micro e nanotecnologie, la lancetta utilizzata per misurare la concentrazione di glucosio nel sangue è sostituita da piccole cannule capaci di penetrare gli strati superficiali della pelle in modo indolore e di prelevare un piccola quantità di liquido interstiziale.

Il coordinatore del progetto Giuseppe Barillaro del Laboratorio di tecnologie microelettroniche e microsistemi del dipartimento di Ingegneria dell’informazione dell’Università di Pisa, presentando la “Glucopen” al workshop Nanotecnologie e medicina ha dichiarato: «Ci siamo ispirati alla proboscide delle zanzare per progettare microaghi in ossido di silicio, vetro puro, da dieci a cento volte più sottili di un capello umano».

La “Glucopen” sarà la penna che scriverà il nuovo racconto più piacevole per i diabetici.

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Alessia Aleo