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Categorie: Calcio News Sport

Serie B, il pagellone del girone di andata

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Marco Fornaro

Termina il girone di andata in Serie B, arriva il primo conto: quello delle pagelle di metà stagione. Tutto è pronto a cambiare, il Palermo dovrà difendere a denti stretti il primato dopo la conquista del simbolico titolo di campioni d’inverno. Ecco le valutazioni di bloglive.

AVELLINO – Definire gli irpini come semplici “sorprese”, oramai, appare riduttivo. Rastelli ha plasmato alla perfezione una compagine che oggi può tranquillamente rientrare tra le certezze di un torneo che inserisce i campani in piena lotta promozione, con la conquista di un meritatissimo terzo posto. Il “Partenio” è una bolgia quasi invincibile e, corazzata Palermo a parte, nessuno è riuscito a soffiare l’intera posta in palio ad una squadra che merita di lottare ancora per le posizioni più nobili. VOTO 7.5

BARI – Ad oggi l’obiettivo salvezza sarebbe raggiunto, ma il torneo è ancora lungo, la distanza insicura e 21 sfide da disputare non sono certo poche. Alberti e Zavettieri ci hanno messo più del dovuto per trovare la giusta identità ad una squadra priva del cosiddetto bomber, ma padrona di uno dei centrocampi migliori della categoria. D’accordo parlare solo di salvezza, ma con un mercato tutt’altro che tranquillo in arrivo non avrebbe fatto così male presentarsi alla sosta con qualche punto in più e qualche spreco in meno (Crotone, Cittadella, Padova). Il tutto alla luce di un livello non altisonante del torneo che non rende, sulla carta, il Bari inferiore a troppe squadre. VOTO 5.5

BRESCIA – Avvio da incubo, il cambio in panchina non ha portato i suoi frutti subito, facendosi attendere forse troppo. Ora le misure sono chiare e le rondinelle dopo quattro vittorie consecutive capaci vedono sfumare il pokerissimo al 94′ per opera di Pagliarulo nel coinvolgente 3-3 casalingo contro il Trapani. Il finale da urlo, però, non può eliminare le incertezze iniziali. VOTO 6

CARPI – Carramba! che sorpresa. Vecchi non contava certo sui favori del pronostico ai margini di una stagione che inserisce proprio i neo-promossi tra le vere rivelazioni del campionato di Serie B. A fare faville sono tanti giovani freschi di esordio nella categoria, supportati dall’esperienza di Sgrigna e Memushaj e il desiderio di riscatto di Mbakogu. 30 punti in cassaforte, un rendimento esterno incredibile ed un Cabassi che col tempo sta per iniziare a diventare amico (due vittorie consecutive in casa). Sulle orme dell’esordiente Lanciano dello scorso anno, c’è un Carpi affamato pronto a replicare. Mezzo voto in più per la sorpresa. VOTO 7.5

CESENA – Avvio niente male, Bisoli ha riconfermato il cinismo e la freddezza in una squadra che macinava poco e vinceva tanto. Alla lunga è emerso qualche difetto, ma i romagnoli sono ancora lì: trentuno punti e tanti sogni di Serie A. VOTO 6.5

CITTADELLA – La squadra accusa un nuovo ringiovanimento che ha assolutamente complicato la situazione. Foscarini sta cercando di sistemare le cose, punto dopo punto. Il lavoro resta complesso, si spera in qualche intervento nel mercato di riparazione che offrirebbe più serenità ai veneti, incapaci di creare il loro gioco anche in quel Tombolato da sempre amico (solo due vittorie). Non quest’anno, almeno per ora. VOTO 5

CROTONE – I pitagorici regalano un calcio spettacolare, espongono talenti (Bernardeschi) e iniziano a disegnare sogni di Serie A, impossibili da pronosticare ad inizio anno e che crescono a suon di vittorie. Cosa va in più rispetto allo scorso anno? Un rendimento esterno mostruoso coronato da cinque vittorie e due pareggi lontano da uno “Scida” che adesso ha voglia di sognare. VOTO 7.5

EMPOLI – Sulla posizione in classifica c’è poco da dire. In Serie B un secondo posto, a -1 dalla vetta, non sarebbe da buttare al termine del girone di andata. C’è un’annotazione che però va posta all’attenzione di Maurizio Sarri. Questo non è l’Empoli spumeggiante della scorsa seconda parte di stagione. Questo è un Empoli arruffone, che sciupa troppo e si accontenta. Sì, perché i toscani, dopo enormi passi falsi casalinghi (due punti tra Trapani, Bari e Cittadella) e un inizio orribile del Palermo, avrebbero potuto conservare la prima posizione con un margine ben più ampio di quello dei rosanero. Non tutto è perduto, sia chiaro, ma gettare punti alle ortiche in questo modo fa davvero male. VOTO 7

JUVE STABIA – Un disastro. La squadra è inadeguata, non c’è allenatore che tenga. Che sia Braglia, artefice di miracoli a Castellamare di Stabia, o che sia Fulvio Pea che così male non aveva mai fatto. I vertici della società dovrebbero chiedersi perché la squadra ha totalizzato solo nove punti, vinto solo una gara in campionato, senza essere mai riusciti a strappare tre punti all’interno del proprio terreno di gioco. La ricetta per la salvezza è una soltanto, ecco gli ingredienti: acquisti mirati (servirebbe una rivoluzione), tanto lavoro ed una bella dose di fortuna. Quella non guasta mai. VOTO 4

LATINA – Morrone, Jonathas, Ghezzal: sono solo tre dei nomi che lasciavano tranquillamente immaginare, sin da agosto, un ruolo da mina vagante per i pontini. L’impatto con la categoria, però, non ha seguito le aspettative, raccogliendo solo un punto nelle prime tre gare. L’avvento di Roberto Breda in panchina ha cambiato le carte in tavola di una compagine che ha recuperato il terreno perduto, mettendo a segno una striscia di tredici risultati utili consecutivi (compreso l’exploit di Palermo) interrotto solo dal k.o di Terni. Poi altri quattro punti nelle restanti quattro sfide che proiettano i laziali a quota 30. VOTO 7

MODENA – Dopo una discreta prima parte di stagione, i canarini sono precipitati in classifica. I colpi e il genio di Babacar hanno tenuto a galla una squadra solida e vincente in casa, ma fragile lontano dal Braglia. La situazione è peggiorata dal primo di novembre, data dell’ultimo successo contro il Lanciano (allora ancora imbattuto). Poi cinque sconfitte (tre delle quali in casa) e quattro pareggi hanno deteriorato una classifica adesso complicatissima. Dalle stelle alle stalle. Il sogno play-off sembra crollato di fronte alla miseria di soli due punti di vantaggio sui play-out. VOTO 5

NOVARA – La squadra che esprimeva il calcio champagne nella scorsa stagione non c’è più. Il Novara adesso è brutto, incerto ed eccessivamente modesto: prestazioni pessime e risultati inevitabilmente deludenti. Segna poco (18 reti su 21 gare) e subisce troppo (28). C’è una gara in meno, ma il disastro resta. A gennaio urgono rimedi. VOTO 4.5

PADOVA – I risultati, per ora, non sorridono, complice un avvio disastroso che ha soffiato parecchi punti ai biancoscudati. La cura Mutti funziona, ma solo parzialmente. In casa si è visto qualche miglioramento, con la striscia di tre vittorie consecutive di ottobre. Poi qualcosa si è nuovamente inceppata. Il Padova perde meno, ma vince raramente (un successo nelle ultime nove gare). Il passo migliora, ma non è assolutamente quello adeguato per la salvezza. VOTO 4.5

PALERMO – Il cammino di questa squadra appare molto simile a quello dell’Hellas Verona nella passata stagione. Ci sono due differenze. La prima è che il torneo in corso è più modesto; pertanto i rosanero non dovrebbero avere troppe difficoltà a chiudere davanti a tutti la loro marcia trionfale verso la A. La seconda riguarda la panchina: gli scaligeri, giustamente, non cambiarono. Zamparini, altrettanto giustamente, ha sollevato dall’incarico un Gattuso ancora impreparato per la categoria, sostituendolo con uno Iachini che la B non l’ha conosciuta proprio ieri. I risultati si vedono, la squadra è più fredda e spietata. Il primo posto, nonostante l’avvio negativo, è stato recuperato in un amen. E se l’Empoli dovesse gestire i ritmi dell’andata, la fuga sarà questione di giornate. VOTO 8

PESCARA – Partenza ancor peggiore di quella dei rosanero. Il tormentone è stato lo stesso per parecchi sabati. Marino via, Marino in bilico, Marino a rischio: falsità, Marino resta. E il campo premia. L’exploit del Latina all’Adriatico è stato utile ad un confronto che ha cambiato le carte in tavola. I biancoazzurri sono ripartiti a passo spedito, con dieci risultati utili consecutivi che hanno regalato la quarta posizione. Il 2013 si è chiuso col fiatone e pochissima lucidità, che ha permesso al quotato Empoli di espugnare ancora il terreno di gioco degli abruzzesi (cinque sconfitte interne) nonostante la superiorità numerica degli stessi. VOTO 7.5

REGGINA – Insieme alla Juve Stabia, non scopriamo l’America, è la squadra peggiore. Non a caso la classifica, che indica i calabresi superiori solo alle vespe, si inizia a fare preoccupante. E se il mercato invernale non dovesse portare rinforzi di peso, sarebbe difficile pensare ad una salvezza per una squadra che nelle ultime otto gare ha raccolto appena due punti. Situazione critica. VOTO 4

SIENA – Ci limitiamo a commentare il lavoro della squadra. E non possiamo che elogiare una compagine che sul campo avrebbe prodotto un quarto posto che, stando alla penalizzazione, diventa clamorosamente tredicesimo: a dividere il merito dalla realtà c’è un abisso. Pesano le ultime due gare, dove la vittoria è sfumata nel finale sia a Padova che a Varese dove i bianconeri avrebbero anche l’opportunità di tornare davanti con il palo su rigore di Rosina. E quel quarto posto, oggi, nonostante l’handicap, sarebbe ugualmente ad un passo…VOTO 7

SPEZIA – Solita altalena di risultati, i liguri si fermano sempre al momento del salto di qualità. Esonerato Stroppa, Mangia ha ottenuto due vittorie consecutive che in così pochi punti hanno permesso ad Ebagua & Co. di rientrare nelle alte posizioni. Brusco rallentamento a fine 2013, dove il Latina ha letteralmente passeggiato al Picco. C’è da lavorare, ma nulla è impossibile con qualche correzione invernale. La pausa sarà l’occasione per vedere la vera impronta di Mangia. VOTO 6

TERNANA – Il bilancio è negativo. Molto più negativo se rapportato alla passata stagione. Addirittura pessimo in confronto ai quattrini in uscita dalle casse umbre in estate. I vertici non sono soddisfatti, hanno atteso la chiusura dell’andata e, nonostante la vittoria con la Reggina, mandano a casa il proprio allenatore Mimmo Toscano. Spazio a Tesser: cambierà qualcosa? VOTO 5

TRAPANI – Piacevole sorpresa. L’impatto della squadra di Boscaglia è stato fantastico. Mancosu è l’incredibile arma in più di una squadra che può contare sulle reti del capocannoniere della Serie B. In casa o fuori non fa differenza: i siciliani sono una macchina da punti instancabile e pronta a punire anche negli ultimi minuti. E Brescia ne sa qualcosa, dopo un 3-3 da libro cuore. VOTO 7

VARESE – Stesso discorso dello Spezia. I risultati si susseguono con troppa instabilità, la squadra è incapace di creare una striscia e perseguirla. Via Sottili, dentro Gautieri: in realtà, per ora, è cambiato poco. Ad oggi questa squadra non può andare oltre una semplice salvezza. Ma c’è un girone intero per smentirci. Intanto l’Ossola è finalmente un fortino: unico terreno in Serie B a non esser stato ancora espugnato. VOTO 6

V.LANCIANO – Lo scorso anno sono stati dati per retrocessi sin da agosto, ma Gautieri e i suoi uomini hanno zittito tutti i detrattori. La nuova estate non sembrava prospettare nulla di buono. O almeno nulla di così buono. Vedere il Lanciano in testa ad esprimere il miglior gioco della B era l’ultima delle possibilità da poter immaginare ad agosto. Il tempo ha ovviamente dimostrato che la squadra di Baroni non ha la forza per restare in testa, ma la furbizia per conservare quel tesoretto di inizio stagione e proseguire con estrema tranquillità la stagione. E i play-off non sono solo un sogno così distante…VOTO 7.5

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Marco Fornaro