Da qualche giorno a questa parte in Spagna non si parla solo di Real Madrid, Barcelona e Atletico, non si pensa solo al pallone d’oro di Ronaldo, ai soldi spesi per Neymar e Bale in estate, alle prodezze dell’irraggiungibile Messi: ad attirare l’attenzione dei media nazionali (e non solo) ci ha pensato il Racing Santander, nobile decaduta del calcio spagnolo che milita nel torneo di terza divisione.
IL CASO
Ma non é solo questa la motivazione che ha portato alla ribalta uno storico club che ha sulle spalle 44 Lighe disputate. Ciò che ha colpito di più é stata la reazione dei calciatori e dell’allenatore Paco Fernandez di fronte al momento nero: continuare a giocare e vincere. La squadra di Santander domina il campionato di appartenenza senza voler rinunciare a vincerlo e lo scorso martedì ha battuto in Coppa del Re l’Almerìa, squadra di Prima Divisione, aggiudicandosi i quarti di finale del torneo. Prima dell’Almerìa a capitolare con il Racing fu il quotatissimo Siviglia.
I calciatori rispondono con estrema professionalità alla negligenza societaria e l’unica educatissima forma di protesta effettuata, non é stata saltare l’allenamento o rifiutarsi di scendere in campo, bensì fermarsi come delle statue per 20 secondi ad inizio match, quanto basta per sensibilizzare gli sportivi spagnoli sul caso.