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Categorie: Calcio Cultura News Sport

Calcio e cinema: i film più belli e quelli che (forse) verranno

Published by
Vincenzo Renzulli

Calcio e cinema sono due mondi tanto diversi in apparenza quanto simili nella sostanza. Fin dalla loro nascita, l’intento di entrambi è stato quello di intrattenere le persone, in un caso con le immagine proiettate in una sala chiusa, nell’altro con lo spettacolo dal vivo, ma con una straordinaria capacità in comune: quella di influenzare l’immaginario collettivo della gente. Col tempo il calcio, soprattutto grazie alla televisione, è divenuto sempre più “cinematografico” nell’animo, e il cinema ha raccontato storie legate allo sport più bello del mondo, anche se meno di quelle che ci si potrebbe aspettare vista la popolarità mondiale e la varietà di emozioni che una partita sa regalare.

Detto ciò, da cinefilo e calciofilo quale sono mi sono posto una domanda: quali sono i 10 migliori film sul calcio, quelli che non possono mancare nella collezione di ogni vero appassionato?
Nella classifica ideale ho inserito diversi generi di film, dal documentario alla commedia, che hanno parlato di calcio da diverse prospettive.

Sognando Beckham (2002) di Gurinder Chadha
Questo film racconta la storia di due ragazze con la comune passione per il pallone, che lottano contro i pregiudizi razziali e di genere per raggiungere il loro sogno: quello di diventare delle calciatrici professioniste. Da sottolineare la presenza nel cast della futura diva Keira Knightley, agli inizi della sua carriera, e l’apparizione dei Beckham nell’ultima sequenza del film.


Dream team (2013) di
Olivier Dahan
La Francia, tra mondiali ed europei, ci ha regalato gioie e dolori, e nel luglio dello scorso anche questa simpatica commedia su un allenatore bizzoso, che si trova ad allenare un gruppo di improbabili “calciatori” di uno sperduto villaggio della Bretagna. I protagonisti, nel loro look, si rifanno ad alcuni dei più famosi campioni francesi, provate a indovinare chi sono…

L’allenatore nel pallone (1984) di Sergio Martino
Il film cult in assoluto per tutti i pallonari del bel paese. Oronzo Canà e le sue scaramanzie, Aristoteles, Speroni e il presidente Borlotti sono personaggi immortali, così come immortali sono le tante battute che si susseguono lungo tutta la pellicola. E la Longobarda, probabilmente, è la squadra più amata dagli italiani dopo la nazionale…

Best (2000) di Mary McGuckian
La carriera leggendaria e la vita sregolata di uno dei più forti calciatori di sempre, interpretato da un magistrale John Lynch. Cosa sarebbe stato Best senza l‘alcol, le donne e i suoi tanti vizi? Non lo sapremo mai, ma è il suo viaggiare sempre sulla linea di confine tra imprese leggendarie e cadute rovinose a renderlo un personaggio così interessante, anche al cinema.

Jimmy Grimble (2000) di John Hay
Nel periodo in cui il Manchester City non era ancora nelle mani dello sceicco, un tredicenne di nome Jimmy Grimble mostrava al mondo tutto l’amore per i “citizens”, squadra perdente per eccellenza del campionato inglese. Bloccato dall’ansia da prestazione e preso in giro dai compagni di scuola tifosi dello United, grazie all’aiuto di un ex calciatore del City e di una tifosa-clochard riesce finalmente a esprimere tutto il suo talento sul campo e a coronare il suo sogno. Perchè “meglio dello United c’è solo il Manchester City”!

Maradona by Kosturica (2008) di Emir Kosturica
Quando due genialità differenti si incontrano, il risultato non può che essere quantomento interessante. Kosturica filma il ritratto del più grande calciatore di sempre, partendo dalla vita di tutti i giorni (il compleanno della figlia) fino ad arrivare all’amicizia con Fidel Castro e alla sua storia personale e di calciatore, per cercare di entrare nell’universo-Maradona e comprendere un fenomeno che va ben oltre il calcio, fino a toccare anche la religione.

Febbre a 90 (1997) di David Evans
Ogni tifoso di calcio che si rispetti ha dentro di sé qualcosa di Paul, il protagonista di questo film (tratto da un best seller dello scrittore Nick Hornby). La sua passione per l’Arsenal, la liturgia calcistica che si ripete ogni domenica, sono comuni a tutti coloro che amano una squadra, anche se per Paul il confine tra amore e ossessione non è così ben delimitato. Alcune scene sono davvero indimenticabili, come quella sottostante, che personalmente è la mia preferita

Fuga per la vittoria (1981) di John Houston
La rovesciata al rallentatore di Fernandez/Pelè è uno dei fotogrammi più famosi della storia del cinema. Ma la pellicola di John Houston, con un cast di grandi attori e calciatori famosi dell’epoca, è anche altro. Mai come in questo film l’epica calcistica e quella cinematografica si sono mischiate in modo tanto forte, e la partita tra i prigionieri del campo di concentramento e i rappresentanti del regime nazista entra di diritto nell’immaginario collettivo.

Zidane-A 21st Century Portrait (2006) di Douglas Gordon, Philippe Parreno
Più che di cinema, qui si parla di videoarte. Zizou viene ripreso dall’inizio alla fine di una partita come tante del periodo in cui militava a Madrid, con inquadrature di ogni genere e un accompagnamento sonoro eccezionale dei Mogwai. Un omaggio al campionissimo francese, suggestivo e particolare, diverso da ogni altro “documentario” sportivo visto finora.

Il maledetto United (2009) di Tom Hooper
Anche questo, come altri dei film che ho scelto, è ambientato in Inghilterra (e come Febbre a 90, è tratto da un romanzo). Il protagonista è il leggendario mister Brian Clough, che ha condotto squadre minori come Derby County e Nottingham Forrest a vittorie incredibili, ma qui l’attenzione si sposta su quello che è il più grande fallimento professionale dell’allenatore: il periodo sulla panchina dell’odiato Leeds United. Nei 44 giorni in quel club, da sostituto del suo acerrimo rivale Don Revie, le ambizioni di Clough si scontrano con una realtà che non gli appartiene, e il regista è abile a scavare nella mente del personaggio per mostrarne le fragilità e le frustrazioni. Ecco una scena del film che potrebbe benissimo essere ambientata nei giorni nostri

Il bacino di storie da cui il cinema potrebbe attingere dal calcio però è ancora inesplorato in gran parte. Ai registi e ai produttori che (spero) leggeranno questo pezzo suggerisco alcune delle storie calcistiche ancora non trattate dal mondo del grande schermo. Un film sull’epopea del Grande Torino (si può migliorare quanto fatto dalla fiction Rai…) manca alla cinematografia nostrana, come uno che racconti l’intreccio di storie della Lazio di Maestrelli campione d’Italia, sul gruppo di personaggi borderline che la componevano (tenuti insieme solo dalla figura dell’allenatore-padre), o ancora la vicenda di Mathias Sindelar, fuoriclasse austriaco degli anni 30 che fu assassinato (anche se i referti parlano di morte accidentale) dal regime nazista per non essersi allineato con le posizioni di Hitler, e per aver sbeffeggiato la tribuna dei gerarchi nell’ultima partita giocata dalla nazionale austriaca.

Se poi si volesse realizzare un film fantasy (ma nel calcio la realtà spesso supera la fantasia), o una versione attualizzata de “il maledetto United” intitolata “il maledetto Barça”, si potrebbe raccontare la storia di un certo allenatore portoghese al Camp Nou…

Published by
Vincenzo Renzulli