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Categorie: Calcio News Sport

Inter, dura contestazione dei tifosi fuori e dentro San Siro

Published by
Vincenzo Renzulli

Pochi giorni fa la trattativa Vucinic-Guarin ha provocato le pesanti proteste dei tifosi dell’Inter, che hanno avuto un ruolo importante nel convincere la dirigenza a mettere la parola fine a uno scambio che sembrava ormai cosa fatta. Nonostante l’affare saltato, la curva nerazzurra ha scelto di far sentire ancora la propria voce e oggi ha inscenato una serie di proteste sia all’esterno che all’interno di San Siro.

Diversi sono stati gli striscioni esposti, che hanno avuto come obiettivi principali la dirigenza, in particolare Fassone e Moratti. Il direttore generale è stato ancora una volta tirato in ballo per la foto di qualche anno fa (quando era dirigente della Juventus) in cui compare con una maglia in mano con su scritto “meglio un anno senza tituli che una vita da ridiculi“, che è stata oggetto di uno striscione (come documenta gianlucadimarzio.com) mostrato fuori dallo stadio.

Nel corso di Inter-Catania diversi sono stati i cori che invitavano il Dg a farsi da parte, con epiteti molto pesanti. Per Massimo Moratti invece un messaggio duro: l’ex Presidente è stato invitato a liberarsi delle persone di cui si è circondato, ritenute dannose per la società. Chiaro lo striscione esposto fuori: “Moratti: ora che non hai più obblighi presidenziali, liberaci dalle tue amicizie familiari“.

Una volta iniziata la partita, oltre ai cori contro Fassone, sono stati lanciati diversi messaggi alla società. Anche Ausilio e Branca sono stati criticati, e uno striscione in particolare ha riassunto il pensiero dei contestatori:
Tre semplici regole: 1) Mai trattare con Rubentus e Bbilan. 2) Thohir metti subito un tuo uomo di fiducia. 3) Vecchia dirigenza tutti e subito a casa“.

Contrariamente alle indiscrezioni pre-gara, per Zanetti ci sono state solo ovazioni. Eric Thohir ora dovrà agire in fretta, se non vuole che la situazione di squadra e società degeneri ulteriormente.

Foto: tuttomercatoweb.com

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Vincenzo Renzulli