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Nunzia De Girolamo si dimette

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Redazione

Nunzia De Girolamo, ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali del Governo Letta, ha rassegnato le dimissioni con una nota consegnata da poco alle agenzie: ”Mi dimetto da Ministro. L’Ho deciso per la mia dignità: è la cosa più importante che ho e la voglio salvaguardare a qualunque costo.

Ho deciso di lasciare un ministero e di lasciare un governo perché la mia dignità vale più di tutto questo ed è stata offesa da chi sa che non ho fatto nulla e avrebbe dovuto spiegare perché era suo dovere prima morale e poi politico. Non posso restare in un governo che non ha difeso la mia onorabilità”.

L’annuncio arriva dopo le polemiche per le intercettazioni ambientali dell’inchiesta sulla Asl di Benevento e alla vigilia della discussione della mozione di sfiducia nei suoi confronti presentata dal MoVimento 5 Stelle.

La De Girolamo era finita sotto l’occhio dell’opinione pubblica quando il 4 gennaio scorso Il Fatto Quotidiano aveva pubblicato alcuni passaggi di queste intercettazioni, nei quali il ministro parlava di alcune nomine nella sanità campana. Rivolgendosi a Michele Rossi: “Michè, scusami, al Fatebenefratelli facciamo capire che un minimo di comando ce l’abbiamo. Altrimenti mi creano coppetielli con questa storia. Mandagli i controlli e vaffanculo!… Io non mi permetto di farlo, però ad essere presa per culo da Carrozza, quando poi gli ho dato tanta disponibilità ogni volta che mi hanno chiesto, Miché”. Giovanni Carrozza, citato nel colloquio, è il direttore amministrativo del Fatebenefratelli. Per capirci, Miché, ovvero Michele Rossi, è molto riconoscente alla De Girolamo.

“Dove dovremmo metterlo? A Sant’Agata che Valentino (il sindaco, del Pd, ndr) è uno stronzo? Cioè, nemmeno è venuto da me” (…)

“No, Forchia no! Preferisco poi darlo ad uno del Pd che ci vado a chiedere 100 voti…”. Qualche decina di minuti prima il “direttorio” aveva affrontato il caso del controllo in un negozio di latticini. Parla Luigi Barone: “È l’amico di Nunzia e mio amico… vende le mozzarelle accanto al Maxim’s… è un bravo ragazzo, insomma!”. Purtroppo per lui una funzionaria dell’Asl gli ha appena sequestrato “un bel po’ di roba – sottolinea Barone – tre, 4000 euro… più la sanzione”. Si stabilisce, quindi, di parlare con tale Tommaso., questi i passaggi pubblicati nell’articolo.

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