Da+James+Bond+al+no+di+Disney+a+Hitchcock%3A+l%26%238217%3Balfabeto+delle+curiosit%C3%A0
blogliveit
/2014/02/21/il-cinema-dalla-alla-z-lalfabeto-delle-curiosita/amp/
Categorie: Cultura News

Da James Bond al no di Disney a Hitchcock: l’alfabeto delle curiosità

Published by
Cristian Sciacca

Il film in sè, si sa, è soltanto la punta dell’iceberg: dietro ogni pellicola concepita c’è una storia, spesso meritevole di essere raccontata. Talmente interessanti alcune di queste che si è resa necessaria una vera e propria carrellata dedicata alle chicche e ai dietro le quinte che stanno alla base di ogni opera.

Ecco dunque, dalla A alla Z, l’alfabeto delle curiosità del cinema.

A – American Psycho: Leonardo DiCaprio era stato inizialmente scelto dalla produzione per interpretare Patrick Bateman in American Psycho ma impegni coincidenti gli impedirono di partecipare al film. Al suo posto, come sappiamo, arrivò Christian Bale.

B – Bond: Una bozza emersa di recente relativa a Casino Royale (1952), ci svela che Ian Fleming aveva pensato ad un altro cognome per 007: Secretan.
Secretan. James Secretan. No, non sarebbe stato lo stesso.

C – Compensi: se per The Wolf of Wall Street Jonah Hill ha accettato un compenso di appena 60 mila dollari pur di lavorare con Scorsese, per Terminator 2 Schwarzenegger aveva ricevuto 21,429 dollari per ogni parola pronunciata nel film.

D – Durata: I critici sono concordi nell’affermare che un buon film debba mantenersi entro le due ore di durata. Chissà allora come giudicheranno Modern Times Forever, un film danese del 2011. La durata? Appena 240 ore (10 giorni).

E – Elvis: La scena di Grease in cui Betty Rizzo canta la canzone con riferimento ad Elvis fu girata il 16 agosto 1977, lo stesso giorno in cui The King morì.

F – Flop: La storia del cinema ne è piena. Ma il film che ha avuto gli incassi più bassi rispetto al costo totale di realizzazione è stato Milo su Marte, prodotto dalla Disney insieme alla Imagemovers, che difatti fallì per bancarotta. Perdita totale: 136 milioni di dollari.

G – Guida: Per prepararsi al meglio al suo ruolo in Speed, Sandra Bullock ha realmente imparato a guidare l’autobus, superando il test al primo tentativo. Allo stesso modo, circa vent’anni prima, Robert De Niro passò 12 ore al giorno al volante di un taxi per rendere quanto più realistico il Travis Bickle di Taxi Driver.

H – Hannibal: La figura del Dottor Lecter, resa leggendaria da Anthony Hopkins, esordisce al cinema nel 1986 in Manhuner – Frammenti di un omicidio. Doppia curiosità: ad interpretare il folle psichiatra non era stato Hopkins ma Brian Cox; il cognome era Lecktor.

I – Improvvisazione: Secondo lo sceneggiatore Carl Gottlieb, la battuta più celebre de Lo SqualoCi vorrà una barca più grossa” non era presente nel copione ma fu improvvisata da Roy Scheider.

L – Lenti: Ryan Gosling in The Notebook indossa lenti a contatto castane, in quanto James Garner, che interpreta il suo stesso personaggio da anziano, ha occhi marroni. Anche Henry Fonda si era presentato sul set di C’era una volta il West con lenti castane per nascondere gli occhi azzurri: Sergio Leone gliele fece subito togliere.

M – Madonna: In risposta alla celebre introduzione de Le iene, Quentin Tarantino ricevette un CD di Like a Virgin con la seguente dedica: “Non parla della fava, parla d’amore. Madonna

N – Nudo: La prima scena di nudo della storia del cinema vide protagonista un’attrice francese, Louis Willie, attiva dal 1896 al 1909.

O – Oscar: Lo vogliono tutti, ma c’è anche chi lo rifiuta. Come Marlon Brando, che nel 1973, a ritirare l’Oscar vinto per Il padrino, mandò al suo posto una nativa americana, come gesto di protesta contro le ingiustizie da parte di Hollywood nei confronti dei nativi americani. Neanche Paul Newman, premiato nell’87 per Il colore dei soldi, si presentò alla cerimonia, stanco delle sette nomination senza vittorie, ed un Oscar alla carriera l’anno prima che sapeva di contentino.

P – Parrucca: Sean Connery, in realtà calvo dall’età di 20 anni, indossò un parrucchino in ogni film di James Bond da lui interpretato.

Q – Quarto Potere: Basato sulla figura di W.R. Hearst, il capolavoro di Orson Welles subì una tremenda operazione di boicottaggio da parte del magnate statunitense, che offrì anche la somma di 800 mila dollari alla casa produttrice RKO (offerta rifiutata) affinchè i negativi della pellicola venissero distrutti. Il successo commerciale di Quarto Potere fu inizialmente esiguo, poi la storia diede ragione a Welles.

R – Rifiuti: Diversi i No che hanno fatto la storia: da quello di Denzel Washington a Seven, ritenuto troppo crudo, a quello di Will Smith a Matrix, per il ruolo di Neo. Fino al rifiuto di Walt Disney che impedì ad Hitchcok di filmare nei primi anni ’60 Disneyland. “Colpevole” Hitch di aver girato “quel disgustoso film, Psyco“.

S – Spogliarello: Ricordate l’ultimo fotogramma di Full Monty? Quella in cui i protagonisti concludevano l’esibizione togliendosi gli slip? Ebbene Robert Carlyle, Tom Wilkinson e gli altri erano rimasti davvero come mamma li ha fatti, davanti alle circa 400 comparse.

T – Trucco: Per impersonare Joker ne Il cavaliere oscuro, Heath Ledger inventò il proprio make-up, sottoponendosi poi ogni giorno a quattro intense ore di trucco.

U – Undici: Se cercate su IMDB.com (la Bibbia del cinema) il mockumentary This is the Spinal Tap, di Rob Reiner (1984), noterete che il film ha una valutazione di 8 stelle su 11, anzichè 10. Perchè 11? Per rendere simpaticamente omaggio all’espressione “turning it up to eleven” (portare qualcosa all’estremo) coniata proprio dal film di Reiner.

V – Valutazione: E a proposito di voti di IMDB, Il buono, il brutto, il cattivo ha la valutazione più alta (9/10) tra i film che non hanno mai ricevuto una nomination agli Oscar.

Z – Zero : Come il compenso ricevuto da Steven Spielberg per la regia di Schindler’s list. “Sarebbero stati soldi sporchi” spiegò il regista di origine ebrea.

Published by
Cristian Sciacca