Manchester City-Barcellona è terminata da ormai tre giorni, il campo ha decretato un secco 0-2 in favore dei catalani, ormai con un piede nei quarti di finale. La sconfitta, ma soprattutto gli episodi che l’hanno determinata, non sono andati giù a Manuel Pellegrini, allenatore dei Citizens.
Il tecnico ex Malaga, indispettito per il rigore assegnato al Barca nonostante il contatto fosse avvenuto mezzo metro fuori area, nel post partita si è lasciato andare a dichiarazioni piccate, senza alcun freno: “L’arbitro ha deciso il risultato della partita. Prima del rigore di Messi, c’era stato un fallo su Navas e l’intervento di Demichelis su Messi era fuori area“.
Un’analisi degli episodi sicuramente corretta, ma un’analisi che dimentica il goal annullato ingiustamente al Barcellona, per un fuorigioco inesistente.
Come se non bastasse la tirata d’orecchie del numero due della federazione, nella giornata di oggi è arrivata la notizia che ha fatto discutere i tabloid inglesi: la commissione disciplinare dell’Uefa avrebbe infatti aperto un’indagine dell’allenatore stesso: “La Uefa ha dato mandato ad un ispettore disciplinare, così da avviare un’inchiesta relativa all’intervista di Pellegrini” si legge sul portale ufficiale. “Sulla base dei risultati di questa indagine sarà presa una decisione, sull’aprire un procedimento disciplinare sarà aperto.”
Un fulmine a ciel sereno per l’ambiente del City che pensava di aver ormai archiviato la sconfitta contro il Barca. A volte proseguire nella polemica lascia strascichi pesanti, che vanno inevitabilmente ad influire sugli equilibri della squadra che come in questo caso rischia di non poter disporre del proprio tecnico tra tre settimane, al Camp Nou.
Pellegrini dovrĂ probabilmente appellarsi ai suoi ragazzi: per proseguire la propria avventura in Champions League deve sperare che i calciatori in campo si rendano protagonisti di una straordinaria impresa in terra catalana.