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Categorie: Lifestyle News

Barbie compie 55 anni

Published by
Roxana Ionita

Era il 9 marzo 1959 quando la prima Barbie venne presentata alla Fiera del Giocattolo di New York e destinata a diventare la compagna di giochi delle bambine di tutto il mondo. La bambola è nata da un’idea di Ruth Handler, moglie del co-fondatore della casa di produzione statunitense Mattel che, ispirata da sua figlia, progettò un nuovo giocattolo.

Una donna con le curve e alla moda, ma soprattutto matura, lontana dall’aspetto di un neonato proprio dei bambolotti dell’epoca. Aiutata dall’ingegnere Jack Ryan, la Handler creò la prima bambola a cui diede il nome di sua figlia, Barbara. Una rivoluzione dunque nell’ambito dei giocattoli, che avrebbe ispirato e influenzato le future generazioni. Oggi compie 55 anni, anche se per lei il tempo sembra non passare. Gli anni non segnano il suo viso, che un po’ come quello delle dive in carne e ossa, anziché invecchiare sembra ringiovanire sempre più. Barbie fece la sua prima apparizione indossando un costume zebrato, con i capelli biondi legati in una coda e fu subito successo.

Nel primo anno, la Mattel riuscì a vendere 350.000 suoi esemplari, con una strategia di mercato alle spalle non indifferente, basata soprattutto sulla pubblicità televisiva. Una pubblicità massiccia, che se da una parte ha fatto di Barbie un’icona, conosciuta in tutto il mondo e le ha assicurato un successo non indifferente, dall’altra parte non sono mancate nemmeno le critiche. Il modello di perfezione estetica che incarna è ben lontano dalla realtà e la sua forma fisica potrebbe incidere negativamente sui comportamenti delle giovanissime.

Nei primi anni ’90 sbarcò una versione di Barbie parlante, criticata a lungo per i messaggi lanciati. “La matematica è difficile”, “le feste in costume sono divertenti“, o “hai una cotta per qualcuno” sono alcune delle frasi che la bambola recitava. Nel 2002 nacque invece la Barbie che rimaneva incinta, ma il prodotto venne successivamente ritirato dal commercio, a causa di numerose lamentele relative a un incitamento delle gravidanze giovanili.

L’icona si è adeguata ai nuovi tempi, cambiando stile e soprattutto forma fisica in base ai canoni dettati da una società in evoluzione e subendo una reinterpretazione nei diversi modelli commercializzati dalla Mattel. L’azienda ne ha variato il colore della pelle, il guardaroba e i suoi mille ruoli. Dottoressa, modella, ballerina e astronauta, ma anche ginnasta, infermiera, top model e candidata alla presidenza degli Stati Uniti. La celebre bambola è molto più di una semplice action doll, grazie al simbolo di femminilità che incarna, che ha ispirato i grandi nomi della moda come Yves Saint Laurent e Giorgio Armani e lo stesso Andy Warhol. L’artista ha fatto di Barbie la sua musa, immortalandola in un suo quadro.

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Roxana Ionita