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Categorie: Food Lifestyle News

Come Willy Wonka, Brandt Maybury degusta cioccolato per professione

Published by
Anita Casalino

Quanti, dopo aver visto La fabbrica di cioccolato, non hanno avuto l’impetuoso istinto di mollare tutto e lavorare tra fontane del cibo divino? Con la presunzione del “tutti”, dall’Ovest di Londra, giungono le invidiate dichiarazioni di un fortunato giovane che l’ha fatto.

Il suo nome è Brandt Maybury, trentunenne inglese, degustatore di cioccolato per professione. Invidia. Molta. Curiosità a seguire.

Assistente gusto della Green & Black’s, azienda creata nel 1991 dai coniugi Craig Sams e Josephine Fairley, il giovane e ambizioso degustatore, ha affrontato esperienze diverse. A diciotto anni chef in vari ristoranti e su navi, poi assunto come sviluppatore di prodotti per i supermercati, a trentun anni può infine vantare il lavoro più bello del mondo.

Un lavoro piacevole ma anche faticoso: le sessioni di degustazione sono intense e comportano per il ragazzo un apporto calorico straordinario, che lo costringe ad una dieta ferrea e a un’assidua attività fisica. Nonostante ciò, Maybury afferma di non averne mai abbastanza del cioccolato, tanto da proseguire a casa, dopo il lavoro, con le sue creazioni e sperimentazioni.

Il suo gusto preferito, tra le tavolette prodotte dalla Green & Black’s, sembra essere il sea salt, ma anche le altre opzioni gli sono irresistibili. E dunque, sorge spontaneo chiedere: “Non è stanco del cioccolato?” “No”, risponderebbe il mondo. “No”, risponde Maybury, che da Marzo 2013 gode di questo piacevole privilegio: essere pagato per creare e assaggiare cioccolato.

Una posizione che ricorda quella di Willy Wonka, l’eccentrico personaggio frutto della mente di Roald Dahl, che ha preso vita nel sopracitato film, La fabbrica di cioccolato.

Lasciano a me la libertà di portare le idee in cucina e vedere se funzionano. Devi avere un buon palato per percepire il gusto del cioccolato. Bisogna essere in grado di descrivere lentamente i sapori che si stanno ottenendo“, afferma il giovane chef. “Sono sempre stato estroverso e mi appassiona provare cucine e sapori diversi, fondendoli insieme. Io credo che questo sia il miglior lavoro del mondo. Come in qualsiasi lavoro creativo, la soddisfazione del duro lavoro e dello sforzo, arriva quando vedi il tuo prodotto sullo scaffale“.

Se al primo rigo era pressante l’impetuoso istinto di lavorare tra fontane di cioccolato, all’ultimo avrete già acquistato il cilindro arancione.

Published by
Anita Casalino