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Fase 2, visite ai familiari: chi si può andare a trovare dal 4 maggio

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Bruno De Santis

Il 4 maggio dà il via alla fase 2 dell’emergenza coronavirus: sì alle visite ai familiari ma con alcune restrizioni

Dal 4 maggio via libera alle visite ai parenti (Getty Images)

Il via libera è arrivato ieri nella conferenza stampa del presidente del Consiglio Giuseppe Conte: dal 4 maggio saranno consentite le visite ai familiari. Forse il provvedimento più atteso tra quelli relativi alla fase 2 dell’emergenza coronavirus: con il nuovo DPCM ai tre motivi per i quali finora era consentito spostarsi (lavoro, salute, necessità) se ne aggiunge un altro. “Si considerano necessari – si legge nel decreto – gli spostamenti per incontrare i congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie”.

Si potrà quindi andare a trovare i congiunti anche se il dibattito e le polemiche sulla definizione di congiunti impazzano. Sarà possibile andare a trovare il/la fidanzata, ad esempio? In attesa dei chiarimenti si può fare affidamento al codice penale che indica come congiunti gli ascendenti, i discendenti, i coniugi o la parte di un’unione civile tra persone dello stesso sesso, e poi fratelli, sorelle, zii e nipoti. Un disciplinare che sarebbe allargato anche a fidanzati e affetti stabili, secondo indiscrezioni che arrivano da Palazzo Chigi.

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Visite ai familiari nella fase 2: prezzi mascherine calmierati

Visite ai parenti con mascherine (Getty Images)

Dal 4 maggio sarà possibile fare visite ai familiari ma soltanto indossando una mascherina: questo il contenuto del decreto che il premier ha presentato ieri. Proprio sul versante mascherine è arrivata l’ordinanza del commissario straordinario Domenico Arcuri. Nel testo è fissato un prezzo massimo per le mascherine chirurgiche. La vendita sarà consentita fino a 0,50 centesimi al pezzo; un modo per evitare le speculazioni che si sono succedute da quando è scoppiata la pandemia.

Prezzo fissato e più facile reperibilità con lo stesso Arcuri che ha spiegato che presto l’Italia sarà capace di produrne 25 milioni al giorno, venendo incontro alla grande richiesta che ci sarà. Già perché oltre che obbligatorie quando si andrà a far visita ai parenti, le mascherine si dovranno indossare ogni qual volta ci si trova in luoghi chiusi aperti al pubblico, tra i quali i mezzi di trasporto, e quando non è possibile garantire il distanziamento fisico.

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AGGIORNAMENTO ORE 18.00 – Doverosa precisazione sul termine congiunti che tanti dubbi aveva fatto sorgere in queste ore. Come svelato dall’agenzia Adnkronos, alcune fonti di Palazzo Chigi avrebbero spiegato che “con la parola congiunti vanno intesi parenti, affini, conviventi, coniugi ma anche coppie di fidanzati ed affetti saldi”. Una puntualizzazione che fa tirare un sospiro di sollievo a tantissimi italiani. Presto numerose esplicitazioni saranno pubblicate ad interno delle Faq reperibili sul sito del Governo.

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Bruno De Santis