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Modena, spara al dipendente che non vuole fare il tampone per il Covid

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Federico Pontillo

A Modena il titolare di un’azienda biomedica ha sparato a salve ad un dipendente che non voleva fare il tampone.

Tragedia sfiorata a Concordia sulla Secchia, in provincia di Modena. Un cinese di 38 anni, titolare di un’azienda del settore biomedico, ha sparato un colpo a salve contro un dipendente afghano di 23 anni. Il titolare dell’azienda voleva riassumere il giovane dipendente: voleva però che prima di rientrare a lavoro si sottoponesse al tampone per il coronavirus. Al rifiuto del 23enne i due hanno cominciato una lite accesissima, culminata nel colpo di pistola a salve contro il dipendente. Adesso il titolare è stato denunciato ai Carabinieri per minaccia aggravata.

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Modena, la situazione coronavirus in Emilia-Romagna

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Modena, spara al dipendente che non fa il tampone (Getty Images)

La notizia del titolare cinese di un’azienda di Modena che ha sparato un colpo a salve al dipendente afghano arriva in un periodo di crescita dei casi di coronavirus. In tutto il paese infatti i rientri dalle vacanze hanno fatto salire nuovamente le diagnosi. In Emilia-Romagna solo ieri i tamponi positivi sono stati 117 su oltre 6.000 esami. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 9, mentre quelli in reparto sono 106. La provincia con il maggior numero di nuovi casi è Parma: Modena è la quarta con 10 tamponi positivi in 24 ore. L’amministrazione regionale dell’Emilia Romagna ha contribuito a creare un corso di formazione sulla prevenzione del coronavirus. Questo corso si rivolge a tutto il personale scolastico e al personale sanitario che lavorerà con le scuole per limitare la diffusione dei contagi. Il progetto ha coinvolto anche la regione Veneto e l’Istituto Superiore di Sanità.

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Federico Pontillo