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Economia

Via le monete da 1 e 2 centesimi: la decisione della Commissione Europea

Published by
Federico Pontillo

Le monete di rame da 1 e 2 centesimi di euro potrebbero sparire nel giro di qualche anno: ecco le proposte della Commissione Europea.

Via le monete da 1 e 2 centesimi: deciderà la Commissione Europea (Pixabay)

Entro la fine del 2021 potremmo dover dire addio alle monetine da 1 e 2 centesimi. Secondo la Banca Centrale Europea infatti queste monetine sarebbero inutili, sia per i consumatori che per i commercianti. Per questo motivo la Commissione Europea ha aperto una consultazione con altre istituzioni, associazioni dei consumatori e autorità nazionali per capire come toglierle di mezzo.

La decisione della Commissione non arriva dal nulla. Un regolamento UE del 2012 infatti impone una revisione periodica dei tagli di moneta prodotti in Europa. L’obiettivo è verificarne l’utilità e l’accettabilità dal punto di vista economico e produttivo.

Sembra però che i “ramini”, come vengono anche chiamati in Italia, non siano né utili né economici. Infatti non possono essere usati nei distributori automatici e raramente si spendono nei negozi. Secondo Altroconsumo, inoltre, smettendo di produrre monete da 1 e 2 centesimi si possono risparmiare oltre 20 milioni di euro.

La decisione UE sui centesimi entro il 2021: cosa cambia?

Via le monete da 1 e 2 centesimi: deciderà la Commissione Europea (Pixabay)

La Commissione Europea ha deciso di affrontare una volta per tutte la questione dei centesimi più piccoli attualmente in circolazione. La decisione arriva qualche anno dopo l’iniziativa di alcuni paesi, tra cui l’Italia, che dal 2018 hanno interrotto il conio di queste monete.

Se l’UE deciderà di adottare una legge unica sull’argomento, questa arriverà quasi sicuramente entro la fine del 2021. Prima però la Commissione dovrà fare un’attenta valutazione dell’impatto economico e ambientale della decisione di togliere queste monete dalla circolazione. Anche nel caso in cui la produzione venisse interrotta le monete già in circolazione manterrebbero il loro valore.


 I prezzi non subirebbero grandi modifiche. Come succede in Italia da un paio di anni, infatti, i registratori di cassa arrotonderebbero la spesa per eccesso o per difetto in automatico. Al momento questo avviene solo per chi paga in contanti: chi paga con bancomat o carta di credito non riceve nessun arrotondamento. I prezzi dei singoli prodotti inoltre non cambierebbero: l’arrotondamento avverrà, come già succede, solo sul totale dello scontrino.

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Federico Pontillo