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Cronaca

Covid-19, il bollettino del Ministero Della Salute del 24 Novembre 2020

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Rossella Boccanfuso

Il Ministero della Salute ha reso noti i dati dell’epidemia da Covid-19, aggiornati al 24 Novembre, tramite il consueto bollettino.

Bollettino (Fonte Ministero della Salute)

Il Ministero della Salute ha appena pubblicato il bollettino del 24 Novembre.  I casi di contagio dall’inizio dell’emergenza sono saliti a 1.455.022 con un incremento di 23.232 unità rispetto a ieri. In crescita, dopo il calo di ieri, gli attualmente positivi che ad oggi ammontano a 798.386 (+1.537). Salgono, invece, leggermente i pazienti ricoverati in terapia intensiva, ad oggi 3.816 (+6). I guariti giungono a 605.330 con un incremento di 20.837 unità. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 853 decessi che hanno portato il bilancio totale a 51.306.

Il sondaggio sul vaccino anti Covid fa paura: ecco alcune dichiarazioni istituzionali

Domenico Arcuri (dal web)

Che ci sarebbero state voci contrastanti sull’assunzione del vaccino per combattere il Covid era fuori dubbio. Sembra assurdo dirlo, ma visto l’andamento della comunicazione dei cittadini in questo periodo, soprattutto sui social, c’era da aspettarselo. Certo, alcuni dei vari sondaggi sfiorano davvero il clamoroso.

Uno di questi è quello portato avanti dall’agenzia di ricerche Swg la quale rileva che il 44% del campione, del sondaggio stesso, si è detto favorevole a vaccinarsi. Un dato apparentemente significativo, se, però, non si andrebbe a scavare fino in fondo. Dall’altra parte abbiamo un 37% di italiani che si dice contrario alla vaccinazione, in aumento del 3% rispetto allo scorso 13 novembre, e cioè in meno di due settimane. Altro dato significativo è sulla risposta “non saprei”, espressa dal restante 19%, Tra i contrari al vaccino, abbiamo un 26% disposto a farlo solo se reso obbligatorio, mentre il restante 11% rimane del tutto contrario.

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Nikola Spasov, l’allenatore morto per Covid: doppia broncopolmonite

Calcio (Getty Images)

In principio, lo scorso marzo, in Italia il primo giocatore a risultare positivo al Covid fu Daniele Rugani. Poi, in casa bianconera, seguirono i casi Matuidi e Dybala, prima che il virus si espandesse a macchia d’olio tra i calciatori delle altre squadre e colpisse anche club all’estero. Fortunatamente tutti i protagonisti del mondo del calcio a essere stati colpiti dal virus si sono poi ripresi nel giro di poche settimane. In Italia abbiamo, di recente, negli occhi il caso di Pioli al Milan, ancora alle prese con il Covid e in attesa di essere negativizzato.

Non ha superato però la malattia un allenatore in Bulgaria: il tecnico aveva contratto il Coronarivus poche settimane fa e in una forma particolarmente aggressiva. Lui era Nikola Spasov, 61 anni, guida del Montana.

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Covid-19, analisi situazione epidemiologica – 24 novembre

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Rossella Boccanfuso