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Covid, Hotel a disposizione dei positivi: arriva l’amara sorpresa

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Giancarlo Spinazzola

Covid, gestori di un Hotel mettono a disposizione la struttura per i positivi al virus. Arriva l’amara sorpresa. Chiesto intervento alla Regione

Getty Images

Il Covid è una mannaia che sta colpendo l’Italia ed il mondo intero, con la pandemia in piena seconda ondata. Nel nostro Paese si è al lavoro per ridurre i contagi e sembra stiano funzionando i provvedimenti assunti dal governo, nonostante le tante polemiche che ha creato la divisione in fasce della Nazione.

Il Nuovo Dpcm entrerà in vigore il prossimo 3 dicembre e conterrà le linee guida per le festività natalizie; l’obiettivo è controllare l’epidemia senza cadere in eccessi che possano far risalire la curva e, di concerto, mettere in difficoltà nuovamente gli ospedali, già provati duramente.

E proprio per dare respiro ai nosocomi, secondo le indicazioni del Cts e del governo, si lavora sui Covid Hotel, ancora troppo pochi in Italia. Si tratta di strutture che dovrebbero accogliere i positivi al virus ma asintomatici, quindi senza necessità di ricovero ospedaliero.

Covid Hotel, il caos a Milano

Fontana (getty images)

E da Milano arriva proprio una storia davvero surreale, incredibile ed inaccettabile, considerato come si stia prodigando il governo – di concerto con il Cts – alla ricerca di Covid Hotel. Nel capoluogo meneghino, i gestori del King-Mokinba Hotel, un albergo di categoria 4 stelle situato nel centro della città, erano disposti a trasformare la struttura e renderla operativa per i malati di Sars-Cov-2.

L’amara sorpresa, però, era dietro l’angolo. La decisione, onorevole, da parte non è piaciuta ai proprietari dello stabile che hanno diffidato i gestori dell’hotel nel proseguire su quella strada. Come se non bastasse, è arrivata perfino la lettera di sfratto.

“L’albergo è vicino ad altre attività e residenze” la motivazione. E per questo motivo necessaria “l’interruzione di ogni operazione di trasformazione in Covid Hotel“. La disdetta del contratto, invece, sarebbe arrivata per una rata non pagata.

Fontana Lombardia (Facebook)

L’avvocato dei gestori ha, invece, spiegato come la questione della rata sia stata risolta ed ha prontamente informato governo ed Ats della decisione dei proprietari dell’immobile. D’altronde, “nel contratto di locazione” spiega il legale, “non è previsto il consenso della proprietà”.

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Giancarlo Spinazzola