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Vaccino Covid, chi si rifiuta potrebbe essere licenziato: l’indiscrezione

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Giancarlo Spinazzola

Il Vaccino Covid è in arrivo ed agli inizi del 2021 si procederà con la somministrazione del siero. Chi si rifiuta potrebbe perdere il lavoro

Un vaccino anti Covid (Getty Images)

Il Vaccino anti Covid è la luce in fondo al tunnel, l’inizio della fine dell’incubo che sta attanagliando l’Italia ed il mondo intero da circa un anno. I tir con il siero sono in viaggio verso il nostro Paese, partiti dal Belgio; domenica 27 è stato infatti indicato come V-day negli Stati membri dell’Unione Europea.

Una data simbolica naturalmente, ma nel nostro Paese le vaccinazioni partiranno ugualmente a stretto giro di posta, già agli inizi del 2021. Date e modalità saranno presto illustrate dal governo che sta lavorando sul un piano che coinvolgerà anche l’esercito per la somministrazione del siero. Si tratta, infatti, della più grande campagna di vaccinazione da adottare in Italia.

I primi ad essere vaccinati, ovviamente, saranno gli infermieri ed i medici in prima linea contro la malattia, poi gli anziani e le persone più a rischio; l’obiettivo è sottoporre a profilassi oltre il 70% degli italiani entro la prossima estate, in modo da dare una bella spallata al virus ed ai contagi.

Vaccino Covid, può costare caro il rifiutarsi: le parole del pm Guariniello

Somministrazione di un Vaccino (getty images)

Non mancano, però, i no vax, coloro dubbiosi sulle potenzialità dello stesso e convinti nel non sottoporsi alla somministrazione del siero. Il magistrato Raffaele Guariniello, però, ha brutte notizie per queste categorie. Si rischia infatti il licenziamento. “Lo prevede la legge” le sue parole a Il Fatto Quotidiano.

Vaccinare il numero maggiore di persone è tutelare la salute” ha spiegato il pm svelando come sia previsto il licenziamento secondo il Testo unico della Sicurezza sul Lavoro. Secondo il suddetto, è previsto “su indicazione del medico competente, l’allontanamento del lavoratore temporaneamente se inidoneo alla mansione“.

Vaccino Covid (getty images)

Come se non bastasse, secondo Guariniello c’è anche il rischio del licenziamento, considerato come la legge indichi “l’obbligo di allontanare il lavoratore adibendolo solo se possibile ad altra mansione“. In questo caso, quindi, si rischia grosso fermo restando come “nessuno può essere obbligato ad un trattamento sanitario“.

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Giancarlo Spinazzola