L’ex allenatore si è suicidato: una tragedia che ha colpito tutto il mondo sportivo. Il motivo che ha portato al gesto estremo il 63enne
Una terribile tragedia ha colpito il mondo sportivo statunitense. E’ stato trovato senza vita il corpo dell’allenatore della squadra femminile olimpica di ginnastica ai Giochi di Londra 2012 che si è suicidato. John Geddert, 63 anni, il nome dell’uomo, era stato appena incriminato per abusi sessuali nei confronti delle sue atlete minorenni e per traffico di essere umani oltre a molestie ed aggressioni sessuali.
Era stato descritto come un criminale seriale reo di aver colpito almeno 50 atlete minorenni come ha spiegato Dana Nassel, Procuratrice generale dello Stato. “Vi sono ragazze che sono ancora traumatizzate” ha spiegato il giudice. I fatti sono risalenti ad un periodo davvero lungo, di 10 anni, dal 2008 al 2018. Periodo in cui Geddert – sposato e con tre figli – le aveva aggredite sessualmente e terrorizzate.
Tantissime le prove esibite dagli inquirenti, con lo scandalo scoppiato nel 2018 negli Stati Uniti. Le atlete erano perseguitate nel Michigan, lì dove Geddart era anche stato in passato preparatore atletico e proprietario di un club di Dimondale, il Twinstars.
Vero e proprio aguzzino era Larry Nassar, l’allora docente all’Università del Michigan di Osteopatia. Il suo ingresso nel Team USA di ginnastica risale al 1986 e 10 anni dopo diventa coordinatore dello staff medico. Ha all’attivo quattro Olimpiadi, da Atlanta nel 1996 fino a Londra nel 2012 passando per Sydney e Pechino.
Nel corso della sua “carriera”, 156 giovani atlete abusate sessualmente; un’azione criminale che gli è costata una condanna di ben 125 anni di reclusione nel mese di gennaio del 2018. Simone Biles, poker di ori olimpici e bronzo a Rio 2016 ma anche McKayla Maroney, Aly Raisman, Jordyn Wieber e Jamie Dantzscher hanno testimoniato contro di lui.
Tutte abusate, con racconti che sbalordirono tutti. La Corte di Lansing, dove si è tenuto il processo, ha sempre sostenuto come Geddert fosse a conoscenza delle pratiche realizzate nell’ambulatorio da Larry, coprendo di fatto l’uomo anziché proteggere le sue atlete.
“Mai stati un segreto gli abusi di Geddert – ha spiegato Rachel Denhollander – almeno dieci anni fa avrebbero dovuto fermarlo” le sue parole che scoprono ulteriormente il vaso di Pandora su una vicenda che ha indignato gli USA.