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Jacobs e Tamberi nella leggenda: la portata dell’impresa

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Antonio

E’ stato un pomeriggio d’oro per l’Italia. Gianmarco Tamberi e Marcell Jacobs sono campioni olimpici: la portata dell’impresa dei due atleti

Jacobs e Tamberi (GettyImages)

Una data storica per lo sport italiano, quella del 1 agosto 2021. Nel giro di pochi minuti la regina delle discipline olimpiche, ossia l’atletica leggera, ha regalato agli azzurri due splendide medaglie d’oro. Intorno alle 22 ora giapponese, Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi si sono trovati sulla stessa pista a pochi metri l’uno dall’altro. I due atleti si sono scambiati un abbraccio, e più di qualche sguardo, prima di segnare inesorabilmente la storia dello sport del nostro Paese.

Prima è toccato a Tamberi, che dopo aver saltato i 2,37m ha atteso – sicuro ormai del podio – l’errore di Barshim sui 2,39”. Una volta arrivati a pari merito, l’azzurro e il qatariota si sono accordati per la vittoria in ex equo, dando inizio ai primi festeggiamenti. Proprio quei festeggiamenti del capitano della nazionale di atletica, hanno motivato ancora di più Jacobs, il quale nell’intervista a fine gara ammetterà: “Ho visto Gianmarco esultare, ho pensato che volevo vincere anch’io”.

Qualche minuto dopo, Marcell ha completato l’opera, vincendo clamorosamente (con tanto di record italiano ed europeo con 9,80”) dopo essere arrivato in finale come il primo italiano di tutti i tempi ad aver partecipato a una finale dei 100 metri olimpica.

Jacobs e Tamberi: due azzurri nella storia

Jacobs e Tamberi (Gettyimages)

Dietro i successi di questo pomeriggio dell’atletica leggera italiana, ci sono due storie di vita incredibili. Due ragazzi, Marcell classe 1994 e Gianmarco, nato nel 1992 entrambi con un passato non facile, si sono ritrovati campioni olimpici dei 100 metri e del salto in alto in pochi minuti. Amici, compagni, hanno esultato insieme sulla pista dello Stadio Nazionale del Giappone di Tokyo. Tamberi è corso verso Jacobs, ancora in trans dopo aver tagliato il traguardo come primo italiano di tutti i tempi ad aver vinto l’oro nei 100m.

Il 29enne di Civitanova Marche, capitano della nazionale, ha dovuto aspettare 5 lunghi anni dopo aver saltato le olimpiadi di Rio 2016 a causa di un infortunio. Il gesso di quell’operazione, con tanto di scritta della fidanzata “road to Tokyo”, Gianmarco lo ha portato sulla pista, in finale, e lo ha alzato al cielo come una coppa dopo la vittoria.

Marcell Jacobs è entrato nella storia dei grandi velocisti italiani, insieme a Livio Berruti (medaglia d’oro dei 200m a Roma 1960) e Pietro Mennea (medaglia d’oro a Mosca nel 1980). Nato a El Paso, in Texas, la madre bresciana lo riporta in Italia dopo essersi separata dal padre. Il rapporto tra i due non è idilliaco, e solo di recente l’atleta è riuscito a risanare un minimo i rapporti. Sulla pista di Desenzano del Garda si avvicina per la prima volta all’atletica, dopo aver accantonato prima il basket e poi il calcio.

Il limite più grande di Marcell, durante la sua carriera, è sempre stato il grande evento, la grande occasione, ma grazie anche alla sua mental coach è riuscito a presentarsi a Tokyo in una condizione psicofisica perfetta. “La vittoria la dedico ai miei tre figli, alla mia compagna e a mio nonno, che non c’è più ma mi ha sempre sostenuto”, ha commentato in zona mista, subito dopo la gara.

 

 

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Antonio