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Sport

“Dopo l’operazione il cervello rimase confuso”: disse addio al calcio così

Published by
Leonardo Pasquali

È stato uno dei numeri dieci più forti che si siano visti giocare nel campionato italiano, i tifosi della Fiorentina lo ricordano ancora 

In maglia viola ne sono passati tanti di calciatori che hanno fatto stropicciare gli occhi: Baggio, De Sisti e Antognoni ovviamente. Non solo, perché c’è un altro giocatore che ha lasciato un segno indelebile nella storia del club. Il motivo? In campo sorprese per tecnica sopraffina ma la sua carriera si interruppe abbastanza bruscamente. A soli 28 anni dovette dire addio al calcio.

A Firenze hanno ammirato le sue magie per cinque anni, un incidente lo ha costretto ad appendere gli scarpini al chiodo – bloglive.it

Durante una partita a Perugia, il suo sogno si è sbriciolato in una manciata di secondi. Furono attimi di terrore per i presenti allo stadio: perse coscienza per diversi minuti ma i medici della Fiorentina decisero di non farlo ricoverare in ospedale. Si riprese, tornò a casa e al suo risveglio la tragedia: vedeva doppio, in testa una gran confusione, poi l’operazione che lo costrinse ad appendere gli scarpini al chiodo.

Il fenomeno argentino della Fiorentina che disse addio al calcio a 28 anni dopo un incidente in campo

Le gesta in campo erano quelle del fuoriclasse. Contribuì in quegli anni a far vincere alla Fiorentina uno scudetto, oltre che a far piazzare la squadra al secondo posto per quattro anni consecutivi. In panchina c’era Fulvio Bernardini, che poté allenare l’argentino grazie alla ‘raccomandazione’ di un sacerdote, padre Volpi, che fece a sua volta il nome del calciatore a Giachetti, il ds della Viola. Sorprese un po’ tutti, considerato che fino ad allora aveva militato solamente nel campionato cileno.

Il centravanti argentino Miguel Montuori arrivò alla fiorentina nel 1955, smise di giocare poco dopo nel 1961 – bloglive.it

I tifosi lo annoverano tra i più forti numeri 10 della storia del club, insieme ad Antognoni, Baggio e De Sisti. Ma la sua storiaè  abbastanza sfortunata. Nel 1961 infatti Miguel ‘Michelangelo’ Montuori dopo aver deliziato Firenze con le sue prestazioni per 5 anni vide la sua carriera chiudersi precocemente.

Veniva da un infortunio, era vicino al rientro quando l’allenatore Hidegkuti decise di testarne le condizioni atletiche in amichevole. Lo mandò in campo nel campionato riserve, a Perugia, dove si consumò il dramma. Una violentissima pallonata al volto dopo una respinta del difensore, colpito tra tempia e orecchio svenne per più di qualche minuto.

A risvegliarlo il medico Giorgio Giusti che poi lo mandò a casa invece che in ospedale. Aprendo gli occhi al mattino seguente vedeva doppio, la mente offuscata. La diagnosi fu di diplopia e distacco della retina: tre mesi di risposo, l’operazione riuscì ma col calcio chiuse per sempre.

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Leonardo Pasquali