S&P declassa Giappone e nel Sol Levante prezzi giù

L’agenzia internazionale di rating Standard & Poor’s ha declassato ieri il debito sovrano giapponese, portandolo da AA a AA-. Un downgrade di un gradino che pone il Giappone allo stesso livello della Cina. Motivo della scure l’altissimo livello di debito di Tokyo, dove il rapporto tra debito e pil dovrebbe tendere al 204%. 

Dopo la notizia del declassamento, lo yen ha subito forti perdite. Secondo S&P, il governo nipponico manca di una strategia che possa tirare fuori il Paese dall’alto indebitamento.

Il Giappone soffre da anni di bassa crescita e i governi che si sono succeduti nel corso del tempo hanno tentato di riportare l’economia alla crescita, tramite politiche fiscali espansive, con manovre di deficit spending, le quali hanno avuto l’unico risultato di far impennare il debito a livelli inimmaginabili nelle economie avanzate, senza muovere il livello delle attività economiche.

E da Tokyo arrivano alcune cifre che mostrano lo stato di stagnazione in cui verserebbe ancora il Paese. A dicembre, l’indice “core” dell’inflazione sarebbe stato di -0,4% su dicembre 2009, e depurato da alimentari freschi e energia, addirittura l’indice sarebbe del -0,7%.

Sebbene le attese fossero di un calo dei prezzi “core” di -0,5%, la tendenza sembra suggerire un andamento al ribasso, rispetto al dato depurato di novembre di -0,5%.

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