Asta BTp, rendimenti in calo e domanda sostenuta

L’asta di ieri, con cui il Tesoro ha collocato circa titoli del debito per circa 8 miliardi di euro, è avvenuta in un clima postivo e sereno, con  rendimenti in discesa, anche di entità apprezzabile, confermando così gli esiti positivi dell’asta dei bot semestrali del giorno precedente.

I poliennali a tre anni, infatti, sono stati venduti a un tasso del 3,12%, contro il 3,69% della seduta precedente; più contenuto il calo dei decennali, collocati al 4,73%. Anche i CcTeu con scadenza 2017 hanno subito un calo del rendimento, che scende al 2,55%, in discesa dello 0,37% dall’asta precedente. Quest’ultimo titolo, in particolare, conferma l’inizio del suo successo, per la prima volta, forse, da quando è stato introdotto sul mercato, dal giugno 2010, con una nuova indicizzazione al tasso euribor, non più al rendimento dei bot, come per i classici CcT.

La discesa dei tassi e la riduzione dello spread con i Bund tedeschi segnala una situazione di maggiore serenità sui mercati, dopo anche le stesse affermazioni delle agenzie di rating, come Fitch, che avevano giudicato eccessivi i rendimenti dei titoli periferici, essendo stato sovrastimato il rischio default dei Paesi di Eurolandia.

Non è certamente la fine delle tensioni sui mercati europei, ma è un fatto di grande rilievo che gli attacchi contro i bond sovrani siano in fase di tregua.

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