Cina, boom dell’import e pil al secondo posto dopo gli USA

Gli ultimi dati che arrivano da Pechino certificano l’ascesa economica della Cina, che sempre maggiormente assume i contorni di un gigante economico. Ieri, le cifre dell’ultimo anno, il 2010, confermano quanto era stato anticipato un paio di settimane fà, cioè, che la Cina è diventata la seconda potenza economica mondiale, dopo gli USA.

Grazie, infatti, a una crescita del pil del 10,3% nel 2010, l’economia di Pechino ha raggiunto i 5878,6 miliardi di dollari, contro i 5474,2 del Giappone, che così dopo 42 anni perde il secondo posto, che custodiva gelosamente e con fierezza dal 1968.

E che la fisionomia economica cinese stia cambiando, lo si capisce anche dalle cifre che emergono sull’andamento dell’interscambio commerciale a febbraio. E qui, in effetti, trattasi di una sorpresa.

Se ancora è innegabile la forza trainante delle esportazioni dalla Cina, l’aumento dei prezzi delle materie prime e la crescita del reddito interno hanno fatto registrare un boom delle importazioni, che ha dimezzato il surplus della bilancia commerciale, crollato dai 13,1 miliardi di dollari ai 6,45 miliardi, -53%.

Ci si attendeva da parte degli analisti un calo meno sostenuto, con un saldo finale di 10 miliardi circa.

Certo, questo singolo dato non può certamente distogliere l’attenzione da una situazione di avanzo strutturale della bilancia commerciale cinese, dettata anche da uno yuan sottovalutato. E per quanto in calo, a febbraio vi è pur sempre un surplus.

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