Governo, entra La Destra con Nello Musumeci

Il governo sta cercando di mettere a posto tutte le caselle rimaste vuote dopo la fuoriuscita dall’esecutivo dei finiani di Fli, che hanno lasciato liberi alcuni posti da ministro e, soprattutto, di sottosegretari. In questi mesi, dunque, il Premier Silvio Berlusconi è stato impegnato a dare vita a un mini-rimpasto dai contorni molto delicati, data la magmatica situazione politica, con ingressi crescenti di parlamentari ex-finiani e centristi, di ritorno verso la maggioranza. E così, dopo alcune estenuanti trattative, qualche settimana fa era toccata al deputato centrista del gruppo dei Responsabili, Saverio Romano, siciliano ex Udc, la nomina a ministro per le politiche agricole. Ieri, invece, è stata formalizzata al consiglio dei ministri la proposta a nomina di sottosegretario al lavoro di Nello Musumeci, già Presidente della Provincia di Catania, nonchè eurodeputato ex An, oggi vice di Storace alla guida nazionale de La Destra.

Con la nomina di Musumeci a sottosegretario, quindi, viene sancita l’alleanza tra il Pdl e la Lega e La Destra, che Berlusconi ha fortemente ricercato e voluto, per occupare lo spazio a destra, che la politica neo-centrista di Fini aveva lasciato vuoto. L’alleanza è molto importante, in vista delle elezioni amministrative del maggio prossimo, dove il partito di Storace potrebbe fare la differenza, soprattutto in alcune realtà del centro-sud, dove il numero dei consensi per La Destra è superiore alla media del 2,5%, riportata alle scorse elezioni politiche del 2008. Certo, il partito di Storace e Musumeci non gode di grande visibilità, soprattutto, non ha nè un deputato, nè un senatore, e questo rappresenta il limite più grosso per La Destra, in un momento come questo, in cui ciascun partito sta cercando di fare pesare al massimo i suoi voti. Tuttavia, non ne va sottaciuta la capacità di attrarre voti di opinione, tra gli elettori delusi dall’esperienza di An, nonchè tra l’elettorato leghista al nord, che non a caso è cresciuto in modo esponenziale, negli ultimi anni, con la scomparsa di un partito di destra in Italia.

Non sarà certo facile per un piccolo partito come La Destra attirare i consensi di un certo tipo di elettorato, specialmente per il suo profilo più marcatamente sociale, che non lo rende pienamente compatibile con le richieste filo-liberali e a tutela della libera impresa del nord. Ma c’è da scommettere che Berlusconi darà una mano al partito di Storace, perchè ha bisogno più che mai di una destra vera al governo, dai toni e dalle politiche nazionali.

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