Grecia, governo propone piano privatizzazioni

Nella bufera per il timore di un default, ieri la Grecia ha vissuto una giornata ad alta tensione sui mercati, a causa dell’esplosione dei tassi derivati sui titoli biennali, ormai fuori controllo, avendo raggiunto il 26,75%. E proprio per fare fronte a una situazione deterioratasi oltre ogni limite, il premier George Papandreou ha riunito i suoi ministri, per mettere nero su bianco un piano di privatizzazioni, per un importo totale di 50 miliardi e che dovrebbe essere attuato entro il 2015. 

Il piano, fortemente richiesto da UE e Fondo Monetario, allontanerebbe il fallimento, perchè aiuterebbe a coprire l’alto disavanzo per i prossimi anni, evitando che il rapporto tra il debito (già intornoa al 150% del pil) e il pil continui a crescere e tenendo fuori dai mercati la Grecia per ancora un pò di tempo.

Il piano, che dovrà essere puntualizzato nei prossimi giorni, prevede la vendita dei porti di Salonicco e Pireo, oltre alla dismissione di quote in Ote Telecom, la compagnia telefonica, e nelle poste. Grazie a questi introiti, il governo prevede di coprire un buco da 6,5 miliardi, mirando a raggiungere l’obiettivo di un deficit al 7,4% nel 2011.

Affinchè il piano di Papandreou diventi effettivo, sarà necessario che vi sia l’approvazione del Parlamento, che non dovrebbe avere remore, dato che la reale alternativa sarebbe l’immediato default e visto che queste misure sono considerate indispensabili, affinchè la Grecia possa accedere a un’ulteriore linea di credito da parte di UE e Fmi

Per la gestione degli introiti derivanti dalle privatizzazioni sarà creato un apposito fondo sovrano.

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