Primarie USA, Mitt Romney avanti su Obama nei sondaggi

Siamo solo a giugno 2011 e mancano 17 mesi alle nuove elezioni presidenziali, che vedranno l’attuale inquilino alla Casa Bianca cercare la riconferma, restando in carica per un secondo mandato; ma i motori della campagna elettorale si sono già accesi ed è già iniziata la sfida in campo avversario, per decidere chi dovrà candidarsi contro Barack Obama. In questa prima fase, dunque, che culminerà con la fine delle elezioni primarie della prossima primavera, la lotta sarà tutta interna al Partito Repubblicano, dove sono già iniziate alcune clamorose novità. Il primo ad avere ufficializzato la sua discesa in campo per il GOP era stato Netw Gingrich, ex speaker della Camera, sotto la presidenza Clinton, già noto esponente ultra-conservatore per i Repubblicani, convertitosi nel 2009 alla Chiesa Cattolica. Gingrich aveva iniziato la sua corsa con un annuncio su YouTube, ma a distanza di solo qualche mese, la sua esperienza per la corsa alla Casa Bianca potrebbe già essere finita qui. E’ successo, infatti, che tutto il suo staff ha rassegnato le dimissioni, tra cui il responsabile della campagna, Rob Johnson, il portavoce Rick Tyler, nonchè i due strateghi Sam Dawson e Dave Carney; lo ha comunicato il sito Politico.com.

La ragione di tali inedite dimissioni di massa consisterebbe in una forte divergenza di opinioni tra lo stesso Gingrich e i suoi collaboratori, a proposito sul da farsi per la campagna elettorale.

Dunque una delle vecchie volpi del Partito Repubblicano potrebbe essere messo ko prima ancora di iniziare, sebbene dal suo account Facebook, egli abbia annunciato la volontà di proseguire la sua campagna per le primarie. In realtà, Newt Gingrich non gode del favore dei pronostici, che assegnano una solida popolarità all’ex governatore del Massachussets, Mitt Romney, di fede mormona, il quale sarebbe cosniderato dalla base repubblicana un voto conservatore, in grado di rappresentare le istanze storiche della destra americana.

Romney gode di un dato, che potrebbe catapultarlo alla nomination del 2012 per il Partito Repubblicano: i sondaggi lo danno per favorito su Barack Obama, il quale, dopo avere riguadagnato consenso per il cosiddetto “effetto bin Laden“, adesso si trova in una nuova fase di calo, in seguito alla scarsa capacità di convinzione sull’economia.

Tuttavia, Romney dovrà vedersela con Sarah Palin, agguerrita rappresentante della destra libertaria, creatrice del fenomeno dei “Tea Party”, che aspira a guidare l’ala conservatrice del GOP, per acquisire la nomination dell’anno prossimo.

Impostazioni privacy