Nuove grane per Apple: secondo gruppi ecologisti, inquina

Non appena preso il posto di Steve Jobs come CEO Apple, Tim Cook, si trova già ad avere a che fare con numerose grane.

Come se non fossero sufficienti i problemi ereditati in precedenza, tra guerre legali per i brevetti, le gravi problematiche alla Foxconn sulle norme di sicurezza che non sarebbero rispettate, le centinaia di falsi Apple Store che stanno spuntando in tutto il mondo, ora Tim Cook dovrà affrontare anche le accuse di alcuni gruppi di ecologisti cinesi, che sostengono che Apple stia inquinando in maniera molto seria l’ambiente.

Alcune ONG (Organizzazioni non Governative), tra cui l’Istituto per gli Affari Pubblici e Ambientali, infatti, hanno stilato un rapporto di 46 pagine, intitolato “Bad Apple”, e pubblicato mercoledì scorso, dopo aver compiuto per cinque mesi degli studi sui terreni circostanti alcune fabbriche che producono gadget e pezzi per la Apple. Secondo il rapporto, 27 fornitori starebbero compromettendo l’ecosistema.

Il portavoce Mai, chiede di correre ai ripari. “Dopo cinque mesi di indagini e ricerche sul campo, abbiamo scoperto che gli scarichi di sostanze inquinanti provenienti da questa azienda hanno un valore di 300 miliardi di dollari e sono aumentati e si sono diffusi nella sua catena di fornitura”. Pronta la risposta da parte di Apple, per voce di Carolyn Wu: “Ci aspettiamo che i nostri fornitori creino condizioni di lavoro sicure, che i dipendenti siano trattati con dignita’ e rispetto e che vengano seguiti processi di produzione ecocompatibili”.

Ora non rimane che attendere per vedere in che misura Apple sia effettivamente implicata nella vicenda.

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