Cina, rallenta inflazione e crescita al 9%

Buone notizie giungono da Pechino. L’ufficio statistico nazionale ha diramato gli ultimi dati sull’inflazione, che nel mese di agosto ha registrato un tasso del 6,2% su base annua, in diminuzione rispetto al 6,5% di luglio, che rappresentava il massimo negli ultimi tre anni. Quindi, sembrano avere efficacia le azioni di politica monetaria, che hanno portato a cinque rialzi dei tassi da parte della banca centrale, dal mese di ottobre del 2010.

Tuttavia, al momento l’attenzione riguarda soprattutto i beni alimentari, che hanno subito un aumento dei prezzi del 13,4% nell’ultimo anno, sebbene anche in questo caso ad agosto si registra un trend in diminuzione. Si pensi, ad esempio, che il prezzo della carne suina è cresciuto di oltre il 45% in un anno e si tratta di un bene di base tra le popolazioni rurali. Una preoccupazione, che ha spinto la scorsa settimana il premier Wen Jiabao ad affermare che non sarà abbassata la guardia e a paventare anche azioni di forza, per ridurre la crescita dei prezzi.

Ma se le cose iniziano ad andare meglio sul fronte dei prezzi, ancora migliori sono le cifre della crescita. Ad agosto, la produzione industriale è cresciuta del 13,5% su base annua, un pò inferiore alle stime di un +13,7%, ma comunque il dato conferma che la crescita sia rimasta quasi del tutto intatta. Si stima, infatti, che il pil crescerà del 9% nel 2011, che sebbene non è il 10,4% del 2010, rappresenta pur sempre una cifra notevole, specie se a fronte delle grandi difficoltà dell’economia internazionale. In sostanza, Pechino crescerà più di cinque volte gli USA e l’Europa.

 

 

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