“Tutta colpa della musica”: Ricky Tognazzi e l’amore a cinquant’anni

La sezione Controcampo italiano al Festival di Venezia 2011 ha fatto da cornice, tra gli altri, alla presentazione della commedia “Tutta colpa della musica” diretta da Ricky Tognazzi.

La pellicola ruota intorno alla figura di Giuseppe, un cinquantacinquenne sposato, con una figlia, che con annoiata abitudine si lascia vivere, oppresso ormai dall’indifferenza della moglie e dall’assenza di dialogo con la figlia. E attraverso il protagonista, quest’uomo visceralmente appiattito nei sentimenti e nelle speranze, Tognazzi ci fa una domanda e ci fornisce la sua risposta: può l’amore, anche in una seconda fase dell’esistenza, risvegliare i desideri di un uomo succube di se stesso? Ma sì, all’amore è concesso anche questo, ci suggerisce il regista. E così Giuseppe, spinto dallo storico amico Napoleone, decide di andare con lui a cantare nel coro della città. Ed è lì che conoscerà Elisa, una bellissima donna di mezza età…

“Ho debuttato qualche anno fa con una commedia intitolata ‘Piccoli equivoci‘”, ha spiegato il regista, “che ebbe un grande successo a Cannes e un po’ somiglia a ‘Tutta colpa della musica’. In fondo penso che si debba raccontare quello che conosciamo meglio, i nostri sogni, i desideri e le nevrosi. Abbiamo sposato l’idea di Leonardo Marini facendo nascere il film, un’opera corale, e come tutte le opere morali difficile da gestire”. E a spalleggiare Tognazzi, interviene proprio Marini, che aggiunge: “oggi c’è una grande differenza tra età mentale e età anagrafica, uno sfasamento che genera confusione e disordine, ma che può anche riservare delle sorprese, come succede al protagonista del film”. “E’ quello con cui tutti noi ci confrontiamo quotidianamente”, si è aggregata l’altra sceneggiatrice, l’attrice e moglie del regista Simona Izzo; “quando hai quindici anni ne vorresti venti, quando invece ne hai cinquanta ne vorresti trenta. L’unico modo per essere contemporanei all’età è quando riesci a dedicarti a te stesso e ad una passione. In questo caso, alla musica”, ha concluso.

Nel cast, oltre al regista, troviamo Marco Messeri, Stefania Sandrelli, Elena Sofia Ricci, Rosalba Pippa, Monica Scattini, Diego Casale, Grazia Cesarini Sforza, tra gli altri. Nel gruppo, che con la sola eccezione della Sandrelli ha sfilato al completo a Venezia, la più entusiasta è sembrata la cantante Arisa (nome d’arte di Rosalba Pippa), al suo debutto sul grande schermo: “ringrazio Ricky e Simona per aver visto in me qualcosa che io stessa non riesco a vedere”, ha confessato. “Interpreto una ragazza oppressa la cui unica trasgressione è fumare. In lei rivedo me stessa. Ho accettato questa parte perché credo in quello che abbiamo fatto, nei sorrisi amari e nelle risate fragorose che il film scatena”. Ultimo, ma non per importanza naturalmente, l’intervento di Messeri, divertito interprete di Giuseppe: “l’anima nasce vecchia ma ha la possibilità di ringiovanirsi. E’ qui che la vita diventa amore”, ha esordito citando Oscar Wilde. “Per quanto riguarda il film”, ha poi continuato, “posso solo dire che stamattina mi sono commosso a rivedere queste vicende, queste turbolenze dell’anima che vengono scintillate dalla musica. La musica è una miscela esplosiva che fa sentire giovane chi non lo è più”.

Che aggiungere? Una commedia divertente, a cui non manca un invito alla riflessione, in questa società di eterni giovani e di ‘nati stanchi’!

Del film, in uscita oggi 9 settembre nelle sale, è possibile vedere il trailer di seguito:

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