Roma, Luis Enrique medita cambiamenti

La seconda giornata di campionato, che poi è stata la prima vera della stagione, ha fornito una serie di indizi su quanto e su cosa dovranno lavorare alcune squadre. Inter e Roma, al di là delle sconfitte, sono le due squadre che più hanno deluso non tanto per il risultato quanto per la palese mancanza di identità di squadra mostrata. Sicuramente, tra tutte quelle di serie A, le formazioni nerazzurra e giallorossa dovranno lavorare sodo per risolvere questa questione tattica. 

Nell’Inter Moratti ha già dato disposizioni al suo tecnico di cambiare ed anche in casa Roma Luis Enrique sta meditando qualche cambiamento. La sconfitta subita in casa contro il Cagliari ha bruciato parecchio perchè, se è vero che ci vuole tempo per ambientarsi, è anche vero che non si può perdere troppo terreno rispetto alle rivali. 

Luis Enrique chiede pazienza ed ha parlato alla squadra esprimendo tutta la sua fiducia e confermando che la strada intrapresa è quella giusta. Intanto però il prossimo match in vista è proprio contro l’altra squadra che sta ancora cercando di capire con che modulo giocare, ovvero l’Inter di Gasperini. Un appuntamento senz’altro da cui uscire senza perdere. Ecco quindi che il tecnico spagnolo sta meditando di effettuare qualche cambio di formazione.   

Potrebbe rientrare Juan al centro della difesa se la condizione fisica lo consentirà, così come per Cicinho che qualora dovesse stare meglio, si posizionerà sulla fascia destra. Al posto dello squalificato Josè Angel ci sarà uno tra Taddei, Cassetti o Heinze, con quest’ultimo favorito dopo la buona prova di domenica scorsa. In attacco potrebbe esserci la sorpresa Borini, anche se è difficile lasciare fuori Bojan o Osvaldo, poichè apparirebbe come una bocciatura anche troppo frettolosa.

Ancora indisponibile invece Lamela che quando calcia sente ancora dolore alla caviglia. Il modulo, al momento, dovrebbe restare il 4-3-3 tanto caro a Luis Enrique, il quale, tuttavia, potrebbe anche decidere di cambiarlo, così come gli è stato già suggerito da più parti. Forse il modello Barcellona è difficilmente proponibile in Italia, forse ci vorrebbe più tempo che però non sempre nel mondo del calcio viene concesso. Staremo a vedere quale strada sceglierà di percorrere il tecnico spagnolo.

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