USA, liberal chiedono primarie Democratiche contro Obama

La campagna per le presidenziali non è ancora ufficialmente iniziata. Non solo perchè mancano ancora 14 mesi al voto, bensì perchè sarà necessario in questa fase attendere le mosse del partito che sfiderà Obama nel novembre 2012, il GOP. Le primarie andranno avanti da febbraio in poi e culmineranno con la nomination ufficiale del Partito Repubblicano del candidato anti-Obama nel mese di agosto. Ma è molto probabile, visti i sondaggi, che già almeno tre mesi prima si avrà il nome di colui che dovrà sfidare Obama, il quale molto probabilmente è da individuare nelle persone del governatore texano Rick Perry o dell’ex governatore del Massachussets, Mitt Romney.

E come per ogni campagna elettorale, negli USA, più che in ogni altro stato al mondo, contano i dollari. Ma tanti, milioni, anzi, centinaia di milioni. Nel 2008, si raggiunse il record di 600 milioni di dollari raccolti e spesi per le presidenziali. Ma quelle del 2012 potrebbero essere le presidenziali del nuovo record, dato che già i candidati sono alla ricerca di quattrini per finanziare la loro corsa alla Casa Bianca.

Ma, se questa non è una novità, il fatto nuovo è però che la Corte Suprema ha eliminato per i comitati elettorali indipendenti, i cosiddetti PACs, il limite di raccolta di 2500 dollari per donatore. E grazie a questo meccanismo (nel 2008 vi erano ancora i limiti), stanno nascendo come funghi i comitati ufficialmente indipendenti, ma che nella realtà stanno alle spalle dell’uno o l’altro candidato, aggirando i limiti legali. Rick Perry, ad esempio, con i PACs vorrebbe racimolare 55 milioni di dollari. Sembrano tanti, ma se davvero vorrà arrivare alla Casa Bianca, gli serviranno solo per l’anti-pasto delle primarie.

E se tra i Repubblicani la corsa è già partita, i Democrats sono in fibrillazione, dopo le recenti voci che si sono levate da più parti su una presunta migliore opportunità nell’investire su Hillary Clinton per il 2012, dopo il primo deludente mandato di Obama.

Ma se queste sono solo chiacchiere, non hanno voglia di blaterare a vuoto i liberal, l’ala più di sinistra dei Democratici. Il sito Moveon.org, che nel 2008 fruttò a Obama 88 milioni di raccolta di fondi, oggi lo rinnega pubblicamente, dichiarando la propria insoddisfazione totale per i temi dell’ambiente, del debito pubblico, economia, etc.

E persino il candidato liberal Ralph Nader, considerato il “killer” dei sogni di Casa Bianca di Al Gore nel 2000, minaccia la richiesta di elezioni primarie nel Partito Democratico, in quanto l’ala sinistra dei Democrats non si sentirebbe rappresentata più da Obama. Il timore è che Nader, paladino dei diritti civili, dei consumatori, della lotta alla povertà e per i lavoratori, possa correre da indipendente, “rubando” ad Obama il bacino di voti alla sua sinistra.

 

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