La band americana di “Losing My Religion” ha detto basta. I Rem chiudono una carriera fatta di successi, di testi profondi e intensi che hanno raccontato con riflessione e malinconia gli stati d’animo dell’America e di coloro che ci vivono, pensate a “Bad Day”, oppure alla ormai memorabile “Leaving in New York”.
Problemi in famiglia? Assolutamente no, la band ha dichiarato di chiudere un’epoca fortunata con grande gratitudine e soddisfazione con un ringraziamento speciale a tutti i fan e a coloro che fin dagli inizi hanno sempre supportato la band che volle dimostrare nel pieno degli anni 80′ che mandare in radio pezzi di sole chitarre non era poi così male. I Rem diedero una svolta alla storia della musica, perchè è da loro che sarebbero poi fiorite le band dell’Indie Rock e di quel genere di musica alternativa che poi ha avuto così grande fortuna. Michael Stipe annuncia con commozione a nome della band l’imminente scioglimento, pubblicando qualche riga sul loro sito ufficiale:
“Come amici da una vita e co-cospiratori, abbiamo deciso di chiudere la nostra storia come band. Abbandoniamo le scene con un grande senso di gratitudine, di realizzazione e di stupore per tutto quello che abbiamo costruito. A tutti quelli che si sono emozionati con la nostra musica, i nostri più profondi ringraziamenti per averla ascoltata“.
Sono parole che lasciano trasparire quella vena di malinconia che ha sempre caratterizzato la band, trasmettendo però una forte consapevolezza. A novembre, di preciso il 15, però il grande saluto arriverà anche musicalmente, con l’uscita di un doppio cd che raccoglie le hits che hanno reso celebre la band di Athens dal 1982 al 2011. Inutile dire che l’assalto ai negozi di dischi sarà inevitabile, perchè non si chiude solo una band con un onore che li fa ancora più grande, ma si chiude un pezzo della storia della musica che duole dirlo ma per come vanno i tempi di oggi sarà insostituibile.