Il “Faust” del maestro Aleksandr Sokurov attraverso il trailer ufficiale

Re senza pari alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il “Faust” del Maestro Aleksandr Sokurov, vincitore del Leone d’Oro per il miglior film in concorso, ci appare oggi attraverso un trailer in lingua originale.

In attesa di conoscere l’ancora sconosciuta data della distribuzione italiana della pellicola, possiamo quindi abbandonarci completamente alla visione di queste immagini che rivelano subito, nonostante la difficoltà della lingua, il tocco innovativo del regista russo, che mentre si avvicinava al capolavoro della letteratura tedesca, allo stesso modo se ne allontanava. Il Faust di Sokurov è un pensatore, un sognatore, un uomo guidato da idee grandi ma anche da imperfetti istinti. Un uomo infelice che, caduto nella trappola delle ambizioni, accetterà di stringere il suo patto con Mefistofele…

In occasione del Festival è stata distribuita la sinossi ufficiale, che qui riportiamo:

“Che colore ha un mondo che produce idee colossali? Che odore ha? C’è un’aria pesante nel mondo di Faust: progetti sconvolgenti nascono nello spazio angusto dove si affaccenda. È un pensatore, un veicolo di idee, un trasmettitore di parole, un cospiratore. Un uomo anonimo guidato da istinti semplici: fame, avidità, lussuria. Una creatura infelice, perseguitata, che lancia una sfida al Faust di Goethe. Perché rimanere nel presente se si può andare oltre? Spingersi sempre più in là, senza notare che il tempo si è fermato. E passeremo anche noi.”

Faust è il capitolo conclusivo di una trilogia dell’autore russo su tre personaggi chiave della storia del XX secolo: “Moloch” (1999) su Hitler, che vinse il Premio per la miglior sceneggiatura a Cannes, “Taurus” (2001) su Lenin e “Il sole” (2005) incentrato sulla figura dell’imperatore Hiroshito. A proposito di quest’opera imponente, lo stesso regista aveva dichiarato: “Io non faccio film sui dittatori, ma su coloro che hanno mostrato una personalità eccezionale rispetto a tutti gli altri. Essi apparivano come coloro in grado di avere il potere decisionale. Ma la fragilità umana e la passione influenzarono le loro azioni più che la loro condizione e le circostanze. Le qualità umane e il carattere sono più importanti di qualsiasi circostanza storica”. Ecco spiegato il filo trasparente che lega questa sconvolgente tetralogia al “Faust”, il suo capitolo conclusivo: il suo essere grande, ma pur sempre Uomo. Così si è espresso lo stesso regista: “oggi le anime costano poco, e soprattutto non c’è più nessuno che le voglia comprare. L’ unico rimasto a credere in Dio è il diavolo. Di Faust mi interessava ciò che resta tra le righe del capolavoro di Goethe: il suo essere uomo. In carne e ossa, affamato di cibo e di sesso. Vuole la carne fresca della giovanissima Margherita e per averla non bada ai mezzi. Pronto a uccidere, tradire, imbrogliare. Sogna l’onnipotenza, non ha scrupoli né rimorsi. La lotta tra Bene e Male ormai è superata, quel che vale è solo il diritto del più forte. E questo apparenta Faust agli uomini di potere degli altri miei tre film.”

Di seguito, il trailer ufficiale:

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=LQqvaEB3Yv4[/youtube]

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