“Himizu” di Sion Sono: il trailer di un’opera senza veli

Ha stravolto animi, provocato stupore e silenzio, fatto parlare di sé da Venezia a Toronto: è “Himizu“, il nuovo lavoro del regista giapponese Sion Sono, che si fece conoscere al di fuori della sua terra nel 2002 con il controverso e quanto mai attuale “Suicide Circle“, premiato dalla giuria del Fant-Asia Film Festival.

Il film è un live-action del manga per teenager di Minoru Furuya, incentrato sulla vita di un ragazzino idealista e sul suo rapporto con una strana coetanea. Il giovane Sumida, nonostante un padre indebitato e una madre assente, tenta a tutti i costi di costruirsi un futuro sereno e rispettbile. Ma a complicare le cose arriverà la Yakuza..

E la pellicola probabilmente non si sarebbe allontanata di troppo dalla trama e dall’atmosfera del manga se la devastazione del terremoto e dello tsunami, e la conseguente tragedia di Fukushima dell’11 marzo scorso non fossero quasi coincise con l’inizio delle riprese. Il regista si è sentito in dovere di restituire attraverso le (sue) immagini la devastazione e la relativa disperazione.

Il film si apre con una panoramica che sembra additare il disastro e la desolazione post-tsunami. Lì appare Sumida, che gestisce un noleggio barche in una zona allagata da cui si affaccia il tetto di una casa. Intorno tanti senzatetto accampati. Tutto è terribile: la natura, la famiglia, le condizioni ambientali e di vita. E ancora i giovani, pazzi o criminali, e gli adulti, cinici e perfidi. Un mondo privato della bellezza e della speranza, contro cui si batterà Sumida, pronto, nonostante tutto,  a non arrendersi…

Sion Sono, senza veli ma con il muso sfrontato della verità, ci racconta un tassello di storia ancor fresca mostrando, a chi ha occhi per vedere, la nuda anima di un popolo travolto ma non ancora stravolto, di nuovo disposto a rialzarsi.

Il film, in concorso al Festival di Venezia, è stato omaggiato con il Premio Marcello Mastroianni per i due giovani protagonisti principali, Shôta Sometani, nel ruolo di Sumida, e Fumi Nikaidô in quello di Chazawa, eletti migliori attori emergenti di tutta la rassegna.

Lo stesso regista, al momento di ritirare il premio destinato ai due attori, assenti a Venezia, ha colto l’occasione per dedicare quella vittoria ai giovani di tutto il mondo, probabilmente gli stessi che nel suo ultimo lavoro, ma non solo, sono oppressi dalla società e soffocati dalla famiglia.

Di seguito, il trailer in lingua originale:

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