Lavoro 2011: Istat, disoccupati sotto i due milioni

In Italia a causa della crisi i disoccupati sono tanti, troppi, ma quantomeno si è scesi al di sotto della quota dei due milioni. Questo stando agli ultimissimi dati dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), quelli riguardanti il secondo trimestre del 2011, da cui è emerso un tasso di disoccupazione in sensibile calo, dall’8,3% al 7,8%, per effetto di ben 146 mila disoccupati in meno. Trattasi finalmente di una buona notizia per il mercato del lavoro in Italia sebbene ci sia ancora da far fronte alla grave fenomeno della disoccupazione giovanile alimentata, tra l’altro, anche da forme contrattuali instabili che permettono l’espulsione dal mercato senza poter poi accedere agli ammortizzatori sociali.

Contestualmente, per effetto del calo del numero di disoccupati, al 30 giugno scorso in Italia si contavano oltre 23 milioni di lavoratori occupati, un dato che identifica il massimo livello di occupazione da due anni a questa parte. Secondo la Cgil non c’è comunque da cantar vittoria sui dati Istat. Questo perché, in accordo con quanto dichiarato dal segretario confederale del Sindacato, Fulvio Fammoni, il recupero dell’occupazione è così lento che di questo passo si tornerà ai valori del 2008 solo tra ben 4 anni.

Per dare un’accelerazione all’occupazione, e per non rischiare che questi dati invertano nuovamente la tendenza, secondo Fulvio Fammoni, tra l’altro, serve che si eviti che le crisi aziendali portino centinaia di migliaia di lavoratori dall’attuale status di cassintegrati a quello di disoccupati. Basti pensare, tanto per fare un esempio, ai lavoratori della Fiat di Termini Imerese, oltre duemila, che rischiano seriamente dall’anno prossimo di restare senza posto di lavoro.

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