Berlusconi: fiducia di comodo o sostanziale? Oggi a Roma la risposta degli Indignados contro le Banche

Come tutti sappiamo, Silvio Berlusconi ieri ha ottenuto la fiducia, ma i problemi politici e sostanziali della Maggioranza non perdono affatto di significato e d’intensità di fronte ad una votazione che ha portato alla Fiducia 316 voti, almeno 4 in meno di quanto il Pdl stesso auspicava. 316 voti favorevoli contro 301 per la precisione, 7 in più del minimo richiesto (309), vanno interpretati come una rassicurazione reale, come testimonierebbe l’applauso che è arrivato dai banchi del centro-destra al termine delle votazioni, oppure in maniera totalmente opposta, come da lettura delle Opposizioni?

Il Pd parla di Maggioranza che perde via via i pezzi, Casini addirittura di “vittoria di Pirro”. Di Pietro ricorda il ruolo dei Radicali nella salvezza di Berlusconi: “Il Governo non c’è più: non ha una maggioranza politica, ma solo numerica, ed è dovuta al fatto che i Radicali hanno cercato la loro visibilità”. Senza la loro presenza in Aula infatti, il numero legale per dare luogo alla votazione sarebbe stato in pericolo (le altre opposizioni erano inizialmente rimaste fuori dall’Aula di Montecitorio a tale scopo).

Intanto però il Premier torna a sorridere e riacquista quella combattività che in tutta la sua vita e carriera di imprenditore prima, e di politico dopo, non gli ha mai fatto difetto. Proprio dal Pdl fanno sapere che nel computo totale ieri non compaiono i parlamentari di centro-destra assenti per motivi improrogabili e che comunque garantiranno ancora maggiore forza e compattezza alla Maggioranza da domani in poi. Roberto Maroni parla di voto importante, che garantisce vigore alla Maggioranza, mentre Bossi ricorda che solo sui sarà a decidere quando si andrà a nuove votazioni.

Oggi intanto una parte significativa di Società Civile, lavoratori, precari, cassintegrati, studenti, parteciperanno alla manifestazione degli indignados a Roma, che partirà dalle 14 da Piazza della Repubblica e si concluderà a San Giovanni, senza un palco, perché troppo costoso. Hanno aderito l’Italia dei Valori, la Sinistra di Vendola, i Verdi ed una delegazione di giovani del Pd.

Nella speranza che non ci siano fenomeni di violenza o incidenti, le radici di questo movimento raccontano quanto di più genuino esista rispetto alle aspettative delle persone comuni. Il debito pubblico l’hanno creato le Banche ed i politici, non i cittadini, che soprattutto in Italia sono sempre stati al contrario dei grandi risparmiatori. E’ giusto quindi che a quest’ultimi non venga richiesto 1 euro, ma tutto passi dalle spalle dei veri colpevoli e cioè da chi detiene il potere economico e politico. Tutto il contrario di quello che succede oggi, dove la Banca Centrale Europea ordina agli Stati di predisporre aiuti per le banche e nuove tasse (ed anche meno diritti) per cittadini e lavoratori.

Di fronte a questa forma mentis del tutto iniqua, è giusto ribellarsi!

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