Spara ad un pastore tedesco con il fucile da caccia

Capita ormai troppo spesso di sentire storie di cronaca nelle quali cacciatori senza scrupoli esplodono colpi ravvicinati in direzione di cani, gatti e qualche volta anche di persone. Storie come queste non vengono diffuse molto facilmente, come se i crimini di cui si macchiano questi uomini non fossero abbastanza gravi, come se la parola “cacciatore” autorizzasse automaticamente ad uccidere animali. In questo caso  però quello che fa ancora più rabbia è che motivi per sparare davvero non c’erano. Si poteva risolvere tutto con un pò di calma. Evidentemente il cacciatore non era dello stesso parere.

Il grilletto facile del cacciatore ha messo fine alla vita di Carletto, un pastore tedesco di 8 anni che viveva con i suoi padroni, i coniugi Menghini, in Via Larga a Castelfranco Emilia. Lo scorso lunedi il cacciatore e un altro uomo erano entrati nel cortile in cui viveva Carletto, accompagnati anche loro da un cane che utilizzavano durante la caccia.

Alla vista degli intrusi, Carletto ha iniziato ad abbaiare verso di loro e a dirigersi velocemente verso il cane. Dopo aver sentito il cane abbaiare, il signor Menghini si è subito diretto verso di lui e lo ha afferrato per il collare. Ma proprio mentre l’uomo stava portando via Carletto, il cacciatore ha sparato due colpi di fucile, uccidendo il cane sul colpo e colpendo il signor Meneghini solo di striscio ad un braccio. Una scena che ha lasciato inorridito l’uomo. La moglie aveva sentito le urla e gli spari e si era affrettata a chiamare i soccorsi, ma per Carletto non c’era più nulla da fare.

Il cacciatore è scappato subito dopo. Inseguito dal signor Meneghini, gli ha intimato di allontanarsi minacciando di sparare anche a lui. Aiutato da un amico, il padrone di Carletto è riuscito a trovare l’altro cacciatore, il quale ha prima negato tutto e solo dopo ha dichiarato la verità sull’accaduto.

In serata il cacciatore che aveva sparato a Carletto si è costituito ed ora è indagato per l’uccisione di Carletto, oltre che per minacce ed esplosioni pericolose.

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