Sony Ericsson diventa Sony: 1 miliardo di euro per l’accordo

Di questa possibile transizione ne abbiamo parlato qualche settimana fa, ma alla fine non poteva andare diversamente: Sony Ericsson non esiste più. Dopo circa 10 anni di partnership il colosso nippo svedese resta solo giapponese. L’accordo economico tra le due società è stato trovato: 1 miliardo di euro speso da Sony per controllare la produzione dei suoi device al 100%.

Sony Ericsson in questi 10 anni di partnership ha sfornato diversi modelli di smartphone, ma in nessun caso uno di essi è diventato un device di riferimento nella gamma: nemmeno il Sony Ericsson Xperia Play ha soddisfatto le aspettative delle due società.

A tutto ciò aggiungiamo i pesanti ritardi che ci sono stati nel periodo d’oro dell’iPhone, quando molti produttori si sono guardati in faccia tra di loro e hanno perso un occasione d’oro. Se non era per Google, che ha avuto il coraggio di preparare un prodotto rischioso (e snobbato all’inizio da LG, come dichiarato dallo stesso Andy Rubin), oggi il mondo della telefonia mobile probabilmente sarebbe stato diverso.

Sony Ericsson ha puntato tutte le sue forze sul s. o. Android, ma l’assenza dei processori dual core e di uno smartphone in grado di differenziarsi categoricamente dalla massa, ha impedito alle due società di sfondare su questo mercato.

Sony ora spende 1,05 miliardi di euro, rileva la proprietà di Ericsson, acquisisce vari brevetti (di questi tempi non sono mai troppi) e ottiene una piattaforma unica di contenuti (smartphone, PlayStation network e QrioCity).

La transazione avverrà entro la fine del mese di Gennaio 2012.

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