Crisi Eurozona, Grecia a un passo dalla porta

Si annuncia durissimo e molto complicato il vertice del G20 di oggi a Cannes (l’ultimo a guida francese), che nelle intenzioni originarie sarebbe dovuto essere quello risolutivo delle proposte anti-crisi già messe a punto da Bruxelles, completate da un coinvolgimento degli stati Brics nel Fondo europeo di salvataggio. Ma oggi, fonti europee certificano che l‘ipotesi che Paesi come Cina, Brasile o Russia possano finanziare l’Efsf, dopo il caos originato dall’annuncio del referendum in Grecia, non è più realistica. Dunque, l’Eurozona se la dovrà cavare da sola, ma la cosa che fa più paura è che ora non esiste più un’alternativa a quanto stabilito solo una settimana fa. Non si discute più sulle modalità di salvataggio della Grecia, bensì se la Grecia desidera o meno essere salvata.

Sono state chiarissime le parole del cancelliere tedesco Angela Merkel, che alla vigilia del vertice ha dichiarato che l’euro andrà avanti “con o senza la Grecia”. E’ la prima volta da quando esiste l’Area Euro che una simile dichiarazione viene fatta. Fino ad ora, mai nessuno aveva anche solo ipotizzato pubblicamente che uno degli stati membri potesse uscire dall’Eurozona.

Ma la Grecia ha deciso, e a sorpresa, di farsi fuori da sola. L’annuncio di un referendum sugli aiuti europei è una mossa disperata di un governo che sa benissimo di non potere e non volere andare avanti nelle politiche di austerità richiestegli e cerca di scaricare sui greci la responsabilità di quello che accadrà. La Grecia potrebbe adesso essere sbattuta fuori dall’Eurozona, nel caso di bocciatura, ma la crisi potrebbe precipitare ancora prima, con esiti al momento che non si osa immaginare. Infatti oggi la Germania potrebbe minacciare il blocco degli aiuti già stanziati, cosa che se si verificasse, farebbe precipitare la Grecia nell’illiquidità già tra circa dieci giorni.

Si parla di un possibile intervento del Fondo Monetario Internazionale, che aprirebbe una linea di credito verso Atene, nel tentativo di arginare un rischio di contagio già in corso verso l’Italia. Il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Cluade Juncker, parla di errore nel caso in cui la Grecia uscisse fuori dall’Euro e dichiara che verrà fatto di tutto per evitarlo. Ma è la stessa Atene, pur non ammettendolo, che non vuole più restare.

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