Frutta di stagione: cosa acquistare a novembre

Anche novembre, caratterizzato dalle piogge, il cielo grigio e il primo freddo sa regalarci frutti gustosi e colorati come kiwi, castagne, melagrana, arance, banane, fichi d’india. Il frutto d’eccellenza per questo mese è il kaki.

Originario della Cina e del Giappone il kaki è il frutto della pianta chiamata Diospyros: questo nome deriva dal greco che, letteralmente, significa pane degli déi. E’ definito anche Loto del Giappone, Mela d’Oriente, albero delle sette virtù ed è considerato l’albero della pace in quanto pare che dopo la bomba atomica sganciata su Nagasaki sopravvissero solo alcune piante di questo delizioso frutto.

La sua diffusione giunge in Italia solo intorno all’inizio del 1900 e viene coltivato prevalentemente in Emilia Romagna, Campania e Sicilia con le rispettive varietà: Loto di Romagna, Vaniglia della Campania e Kaki di Misilmeri. Altre varietà famose sono il Fuyu, il Kawabata e il Suruga.

Il colore caratteristico è arancio vivo, la polpa è molto dolce e simile ad una morbida crema. Il modo migliore per gustare i kaki infatti è quello di tagliarli a metà e mangiarli con un cucchiaino, tranne per alcune varietà come il Fuyu che hanno una polpa più dura e questo permette di sgranocchiarli come una mela.

Questo frutto è ricco in potassio, zuccheri e vitamina C: questi componenti lo rendono quindi un ottimo prodotto in termini di apporto energetico ed è adatto anche ai celiaci in quanto non contiene glutine. Sconsigliato alle persone diabetiche, a chi segue diete a regime ipocalorico e a chi soffre di disturbi della digestione. Ottimo invece nelle diete di accrescimento come quelle dei bambini, per chi pratica sport o semplicemente si sente spossato.

Al momento dell’acquisto basta porre alcune attenzioni: se si acquistano frutti già maturi dovranno essere integri, senza ammaccature e dalla consistenza soda ma non troppo dura al tatto; se invece si acquistano non ancora del tutto maturi, per accelerare tale processo basterà tenerli al buio a contatto con delle mele.

Se ancora acerbi si conservano per circa 5 giorni in un luogo asciutto a temperatura ambiente, una volta maturati invece andranno conservati in frigorifero e consumati al più presto.

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