Guatemala, Otto Perez Molina vince presidenziali

Il candidato della destra Otto Perez Molina ha vinto il secondo turno di ballottaggio alle elezioni presidenziali del Guatemala, battendo con il 54,89% dei consensi lo sfidante anch’esso di destra Manuel Baldizon, che si è fermato al 45,11%. Dunque, andrà alla presidenza l’ex capo di stato maggiore dell’esercito, che ha saputo interpretare il bisogno di un pugno duro contro la criminalità dilagante e il traffico di droga, che pongono il Guatemala al vertice delle classifiche mondiali per tasso di violenza. Si pensi che su una popolazione di 14 milioni di persone, qui vi sono ogni giorno 20 omicidi in media, una cifra impressionante, che ha determinato la sconfitta politica della sinistra al potere, che pure non ha potuto presentarsi alle presidenziali, essendo rimasta vittima del suo stesso trucco. Infatti, la Costituzione vieta di ricandidarsi per un secondo mandato consecutivo o di candidarsi un congiunto o parente molto stretto e il presidente Alvaro Colom aveva trovato l’escamotage di fare candidare la moglie Sandra Torres, da cui aveva divorziato solo qualche mese prima, solo per permetterle di correre per la presidenza.

Ma i giudici hanno bocciato la separazione-farsa della coppia, con il risultato che la sinistra è rimasta orfana di un suo candidato, essendo rappresentata solo al primo turno da qualche outsider con nessuna chance di farcela.

L’imprenditore Baldizon aveva cercato di strizzare l’occhio all’elettorato di sinistra, pur con una piattaforma politica ed economica considerata molto di destra, come sulle misure fiscali proposte. E, infatti, la percentuale di voti riportata al ballottaggio non è insignificante. Il punto dolente di queste elezioni è che ieri, durante il voto, si sono registrati vari episodi di violenza, con scontri tra sostenitori di Molina e la polizia, oltre che a presunte minacce di morte che Baldizon sostiene di avere ricevuto per sms.

Già nel 2007, Molina aveva tentato di diventare presidente, ma aveva perso contro Colom. Ieri sera, alla proclamazione ufficiale, l’ex generale ha invitato tutto il popolo guatemalteco a restare unito per vincere la violenza e la criminalità dilaganti, che insieme alla povertà rappresentano i problemi più avvertiti dalla popolazione, che non a caso ha voluto tentare la carta di affidare la massima istituzione a un uomo considerato duro.

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