Elicottero precipitato in provincia di Macerata, 3 morti

Un elicottero elvetico privato è precipitato stamattina intorno alle 10:00 nel comune marchigiano di Cingoli, in provincia di Macerata, in un terreno agricolo. Il velivolo, subito dopo lo schianto, ha preso fuoco in pochi secondi: nessun sopravvissuto, i corpi delle vittime completamente carbonizzati. Si tratta di tre professionisti italiani, in viaggio per lavoro: Ermanno Sarra, amministratore delegato del Gruppo Ospedaliro Ars Medica, che era alla guida dell’elicottero, noleggiato presso una società svizzera, e i fratelli Mastroddi, Stefano ed Enrico Maria, rispettivamente avvocato e commercialista.

In volo da Roma, i tre dovevano raggiungere l’aeroporto di Falconara, vicino Ancona, dove li attendevano appuntamenti di lavoro legati alla gestione delle cliniche marchigiane del gruppo. E proprio dalla torre di controllo di Falconara è partito il primo allarme, essendo il velivolo scomparso dai radar.

Dal racconto di un contadino che si trovava sul suo campo per i lavori di semina e che ha assistito alla tragedia si è appreso che l’Agusta 109 blu, targato HBZJN, su cui viaggiava Sarra volava a bassa quota già da qualche minuto: stava probabilmente tentando un atterraggio di emergenza, circostanza che porta a ritenere che a bordo ci fosse qualche problema tecnico. Non è ancora chiaro tuttavia se al momento dell’incidente ci fossero condizioni di buona visibilità o se tra le cause dell’accaduto sia una fitta nebbia segnalata per quella zona.

Ermanno Sarra, 46 anni, era un giovane imprenditore molto noto in Ticino ma anche in Italia. Il gruppo da lui controllato comprende due lussuose cliniche ticinesi, a Gravesano (non lontana da Lugano) e Sorengo, altamente specializzate rispettivamente in ortopedia e chirurgia plastica, tanto che figurano, tra gli illustri pazienti, sportivi di sci nazionale e calciatori di serie A, così come vari personaggi dello spettacolo e lo stesso Silvio Berlusconi si sono sottoposti a interventi di lifting; altre tre case di cura (due ad indirizzo psichiatrico) sono dislocate presso Roma, Formia e Civitanova Marche. Uno staff che conta circa 120 medici ed oltre 400 collaboratori.

L’Ansv (Agenzia nazionale per la sicurezza del volo) ha aperto l’inchiesta inviando sul posto un investigatore per svolgere un immediato sopralluogo e raccogliere tutti gli elementi utili a far luce sull’accaduto.

 

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