Ici prima casa o patrimoniale, dibattito aperto

Sono in arrivo provvedimenti poco gradevoli per gli italiani. A farlo capire è stato il professore e senatore a vita Mario Monti, nel corso del suo discorso in Parlamento che ha preceduto i voti di fiducia, superati con maggioranze bulgare, al Senato ed alla Camera dei Deputati. Sono attesi interventi sulla previdenza, ma anche nuove tasse non una tantum, ma attraverso un prelievo strutturale e certo che porti sia al pareggio di Bilancio nel 2013, sia ad un abbassamento degli spread dei titoli di Stato rispetto al Bund tedesco.

Ed allora si parla di una corposa patrimoniale sulle grandi ricchezze per la quale però ad oggi il Pdl non appare propenso a votarla, così come ad incombere è quella tassa sugli immobili che già da un pezzo gli italiani non pagano; stiamo parlando dell’Ici sulla prima casa, ma le parti sociali con ogni probabilità accetterebbero tutto ciò solo a fronte di un serio piano di lotta agli sprechi di danaro pubblico, di contrasto all’evasione fiscale, ma anche di tagli corposi ai costi della politica, a partire dai tanto discussi vitalizi che percepiscono gli ex parlamentari.

Insomma, il dibattito è aperto sebbene i mercati, lo abbiamo visto, se vogliono mettere sotto pressione il nostro Paese non appaiono pronti ad attendere settimane o mesi prima di mettere a punto misure in grado di farci riconquistare la necessaria credibilità agli occhi dell’Europa. Questo anche perché ad oggi la Bce per sua natura non può stampare moneta a differenza della Federal Reserve; quindi, la Banca centrale europea non può continuare ad acquistare titoli di Stato spagnoli ed italiani all’infinito. C’è bisogno di darsi una mossa in quanto la campanella dell’ultimo giro è già suonata.

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