Milan, Galliani incontra l’agente di Tevez

Nel pomeriggio di ieri, a Milanello, si è rivisto Antonio Cassano: primo allenamento per il fuoriclasse barese dopo l’intervento avvenuto 20 giorni fa, una camminata durante la quale Fantantonio è apparso allegro e sereno.

I tempi di recupero sono, come sappiamo, piuttosto lunghi e per questo motivo, quasi contemporaneamente, il Milan trattava per il sostituto.
Si tratta di Carlos Tevez, ormai in rotta con il Manchester City e desideroso di andar via già a gennaio.

L’incontro c’è stato ed ha visto come protagonisti l’amministratore delegato Galliani e l’agente del giocatore, l’iraniano Kia Joorabchian, arrivato nella sede di via Turati per studiare un piano che possa accontentare il club inglese. Il City infatti, ha intenzione di disfarsi del giocatore (già multato per i suoi comportamenti ribelli) e lo venderà ad una cifra inferiore al suo valore, ma pur sempre elevata. Le richieste del club sono chiare: Tevez può anche partire in prestito con diritto di riscatto, ma è richiesta una somma di 5 milioni subito, più altri 20 in caso si voglia acquistare definitivamente il giocatore.
L’ottimo negoziatore Galliani e l’agente dell’Apache, vogliono però fare in modo che l’affare sia più semplice e spingono per ottenere il prestito gratuito del giocatore fino a giugno. Il problema più grande però riguarda l’ingaggio di Tevez, che per soli sei mesi verrebbe a costare 4 milioni netti più altrettanti di tasse, cifre al momento distanti dalle possibilità del Milan, che potrebbe però abbassare le pretese dell’argentino inserendo bonus e clausole.

La decisione del Milan di virare su Tevez non è affatto casuale: mentre il Milan affrontava il Barcellona, infatti, Didier Drogba faceva il suo esordio stagionale in Champions League segnando contro il Bayer Leverkusen. L’ivoriano, considerato come prima scelta dalla dirigenza milanista, non potrà giocare in Europa con un’altra maglia in questa stagione. Discorso valido anche per Tevez (ha giocato 9 minuti nella gara d’andata del City contro il Napoli), che ribalta però le gerarchie grazie ad una carta d’identità meno ingombrante (27 anni contro i 33 di Drogba) ed alle caratteristiche fisiche e tecniche che lo rendono più adatto ad essere il sostituto di Cassano.

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