Curiosità: la storia dell'assenzio (o artemisia)

L’artemisia absinthium è una pianta sedativa e tonica del sistema nervoso. Essa tuttavia contiene una sostanza tossica che, ad alte dosi, può causare gravi disturbi nervosi. Per questo motivo c’è stato un lungo periodo in cui in Francia divenne una vera e propria droga popolare, grazie anche al suo costo molto basso. Il distillato che deriva dalle foglie e dai fiori della pianta è noto come assenzio.

La prima persona a realizzare un elisir alcolico mescolando vermouth, anice e altre erbe (tra cui l’assenzio) fu Madame Henriot, ma questa bevanda divenne famosa solo quando Henri-Louis Pernod, riconoscendone la piacevolezza e l’effetto inebriante, lo produsse industrialmente. Il prodotto della sua distilleria segnò moltissimo la belle époque i bevitori di assenzio furono immortalati e resi famosi dagli artisti rivoluzionari dell’epoca e descritti nei versi del poeta maledetto Baudelaire. Le autorità furono costrette a proibirne la produzione per limitare le gravi conseguenze del suo uso eccessivo. Solo nel 1951, la ditta Pernod riprese la produzione di un distillato di anice, noto come Pastis 51, che non aveva la percentuale di alcol e assenzio così alta da incidere sulla salute dei suoi consumatori.

Attualmente l’assenzio è bevuto aggiungendo acqua ghiacciata o zucchero rendendolo così più torbido per consistenza e più leggero per gradazione alcolica, cosa che consente meglio di degustarne il sapore.

Una piccola e ultima curiosità su questo distillato: essendo generalmente di colore verde, l’assenzio ha assunto l’epiteto Fée Verte, ossia Fata Verde.

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